Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Aeroporti e mascherine La pandemia cinese raccontata dalla A alla Z
Dalla ricerca alle misure di prevenzione: una guida tra scienza e psicosi
Acome Aeroporti Il cordone sanitario parte dai terminal aeroportuali. È qui che arrivano i turisti orientali o i cinesi che vivono in Italia e che sono rientrati in patria per il loro Capodanno. Nei primi giorni c’era una vigilanza «a vista», con cartelli e personale che invitavano i viaggiatori provenienti dalla Cina a rivolgersi ai Pronto soccorso in caso di febbre e tosse. Con il passare dei giorni sono arrivati i termometri digitali a pistola e gli scanner termici. Va ricordato che i voli da e per la Cina sono tutti bloccati. Lo ha deciso il 30 gennaio il governo dopo aver annunciato B lo stato di emergenza. come Bambini Italiani prima ancora che cinesi. Proteggerli a ogni costo, in assenza di una circolare ministeriale, è ciò che ha mosso l’agire di molti genitori, arrivati a chiedere a più riprese a scuole e istituzioni, di vietare l’accesso in classe ai compagni dei figli di origini orientali, anche senza sintomatologie sospette. Centinaia sono state le telefonate e le e-mail inviate alla Regione a testimonianza della paura che serpeggia tra C i genitori. come Cinesi La comunità più esposta, ovviamente. Il coronavirus si è materializzato a Wuhann. Ma tutti i cinesi che vivono in Italia ne pagano, in tutti i settori, le conseguenze. Da un lato va sottolineato il loro grande senso di responsabilità, come ad esempio la scelta di fare una auto quarantena al ritorno dal paese natale. È accaduto in più circostanze, dalla mamma all’imprenditrice che, per paura di aver contratto il virus in Cina, si sono chiuse per quindici giorni in appartamenti o stanze d’albergo, senza contatti con i familiari. Dall’altro ci sono i cinesi che qui hanno attività commerciali, specie i ristoranti, che hanno perso clienti e sanno che per parecchio tempo la prospettiva di mangiare cinese non sarà in cima D ai pensieri dei veneti. come Diagnosi Nei casi sospetti che si sono verificati in questi giorni in Veneto la diagnosi è stata pressoché immediata. Il tampone prelevato al paziente è stato inviato all’apposito centro di Padova dove in poche ore si è stabilito che non si trattava di coronavirus ma di broncopolmonite o di una normale E influenza. come Empatia Quella dimostrata dalla comunità cinese nei confronti dei propri connazionali. A Padova sono state comprate mascherine da inviare a Wuhann; l’associazione degli impresari cinesi in Italia paga le stanze degli alberghi ai connazionali che, rientrati in Italia, se ne stanno quindici giorni in quarantena. F come Febbre È il primo sintomo da monitorare per l’eventuale contagio. Ed ovviamente anche la normale influenza, che in questo periodo dell’anno colpisce molti veneti, può diventare portatrice sana di ansia. Molte le visite ai medici di base per chiedere se la temperatura elevata possa essere sintomatica del virus che tanta paura G sta creando. come Giro In Veneto il coronavirus è transitato, durante il giro turistico che la coppia cinese, ora ricoverata allo Spallanzani di Roma, ha compiuto, pernottando una notte in un hotel di Verona e visitando il giorno successivo la città scaligera. Anche per questo motivo la percezione dell’allerta sanitaria da queste H parti si è elevata. come Hotel Quello di Verona dove ha alloggiato per una notte la coppia cinese che ha contratto il coronavirus è diventato, suo malgrado, l’epicentro delle notizie venete riguardanti il possibile contagio. Due persone che lavorano nell’albergo, infatti, sono state sottoposte ad accertamenti in quanto ritenute I casi sospetti. come Imprese Non solo quelle cinesi, ma anche quelle italiane che hanno nell’import dalla Cina della componentistica una delle voci più elevate per la produzione stanno soffrendo l’esplosione della pandemia di coronavirus è il conseguente blocco dei collegamenti da e per la Cina. Si parla senza esagerare, di milioni di euro di danni, anche se i veri conti dovranno essere fatti quando tutto - si spera presto, ma la stima è di almeno L sei mesi - sarà finito. come Livore Quello che in Veneto è stato più volte manifestato nei confronti dei cinesi, con insulti razzisti sui social (tristemente famoso il «cinesi onti» di un politico trevigiano) e aggressioni verbali in strada verso cittadini orientali, colpevoli solo di M avere gli occhi a mandorla. come Mascherine Sono diventate il simbolo della pandemia di coronavirus. E anche fonte di polemica per l’innalzamento smisurato del prezzo (da 8 euro per una scatola di 20 a 19 euro), con tanto di condanna di Federfarma. Per gli esperti, però, al di fuori delle aree di contagio a livello preventivo non servono proprio a nulla. Servono eccome, invece, a chi si trova in zone ad alto rischio di contagio perché possono aiutare a evitare l’inalazione di aerosol, proteggendo, ad N esempio, dagli starnuti. come Numeri Per capire l’entità della pandemia basta attenersi ai numeri snocciolati dall’Oms (organizzazione mondiale della sanità). Finora si parla di 24.363 casi di coronavirus accertati in Cina con 490 decessi. Fuori dalla Cina i casi conclamati sono 191 in 24 Paesi e un morto, O nelle Filippine. come Ospedali Sulla base del protocollo ministeriale, recepito da tutte le Regioni, in Veneto tutti gli ospedali sono attrezzati per ospitare pazienti con sintomi sospetti o che abbiano contratto il coronavirus. Ci sono stanze dedicate, ovviamente in isolamento, e una apposita task force per combattere eventuali emergenze. P come Psicosi La paura generalizzata che si è diffusa in Veneto come conseguenza dell’amplificazione mediatica degli effetti del coronavirus, ha destato nella popolazione un’attenzione particolare a evitare possibili contagi, con episodi che vanno dalla ghettizzazione dei cinesi che vivono in Veneto alla corsa ai controlli dai medici di base. Q come Quarantena È il periodo di isolamento, stabilito in 14 giorni, cui deve sottoporsi chi è rientrato in Italia dopo un soggiorno in Cina. Durante questo periodo non si devono avere rapporti con altre persone, per evitare che, nel caso in cui si fosse contratto il virus, lo stesso possa diffondersi ulteriormente. R come Ricerca Dalla Cina è arrivata la notizia della scoperta di due farmaci efficaci. L’Oms però ci va molto cauto, chiedendo piuttosto 675 milioni per la ricerca. Un ruolo non secondario nella lotta al coronavirus ce l’ha sicuramente l’Istituto Molecolare Veneto di Padova, la cui attività è supportata dalla Gilead, casa produttrice dell’antivirale remdesivir, somministrato per uso compassionevole, ma con successo, sul primo paziente S americano. come Scuola In assenza di una vera e propria normativa del governo, sull’accesso degli alunni cinesi alle scuole si è materializzato in Veneto un vero e proprio «fai da te». Molte le pressioni dei genitori, sia nelle scuole pubbliche sia in quelle private. Si sono registrati casi di auto-isolamento di bimbi rientrati dalla Cina, di genitori di bimbi cinesi, di pressioni sui vertici scolastici affinché vietassero l’accesso a scuola agli scolari orientali, a prescindere dal fatto che fossero stati o meno in patria, di vere e proprie accuse agli studenti cinesi tanto da spingere alcuni insegnanti, in una chat, a chiedere di evitare gli insulti in ambiente scolastico. Solo ora si sta pensando nelle varie città venete a un censimento degli studenti cinesi. T come Turisti Una delle conseguenze della pandemia di coronavirus è il crollo del turismo orientale che in Veneto, specie a Venezia è Verona, ha sempre avuto numeri importanti. Un bilancio sarà possibile farlo solo quando il virus sarà debellato è tutto tornerà alla normalità, ma la perdita del settore turistico U veneto sarà considerevole. come Università Sia Ca’ Foscari che il Bo hanno dovuto confrontarsi con il coronavirus, impedendo viaggi in Cina di propri studenti e vietando il rientro in Italia di altri. Il Bo ha anche solidarizzato con i cinesi che studiano a Padova, inviando una e-mail a tutti gli iscritti dell’ateneo invitandoli a non scadere in atteggiamenti discriminatori nei confronti degli universitari V cinesi. come Virus La famiglia dei coronavirus comprende anche i virus responsabili della Sars e della Mers, due sindromi che negli scorsi anni hanno causato epidemie in Cina, sempre a partire da animali contagiati. Le comunità scientifiche stanno dibattendo sul nome da dare al nuovo Z ceppo. come Zaia Una lettera del governatore del Veneto, Luca Zaia (sottoscritta dagli altri presidenti leghisti), ha aperto il dibattito sull’opportunità o meno di vietare a prescindere la scuola agli studenti cinesi. La presa di posizione è stata avvalorata anche da parte della comunità scientifica, ma è diventata divisiva sul piano politico. Il governo, per bocca del premier Giuseppe Conte, ha detto no (finora) alla richiesta del governatore veneto, invitandolo a «fidarsi della scienza».
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Proteggere i bimbi è ciò che ha mosso l’agire di molti genitori veneti "
La comunità cinese è la più esposta e paga in tutti i settori gli effetti "
La famiglia dei coronavirus comprende anche i virus di Sars e Mers