Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Venezia si salva solo con la ripresa delle attività»
«Non c’è salvezza di Venezia senza ripresa delle attività economiche, che danno lavoro e rendono attraente la città per chi vuole abitarla». L’imprenditore veneziano come medico del tessuto sociale locale, lo definisce l’assessore allo sviluppo economico Simone Venturini. «Se fate bene gli imprenditori, voi siete i buoni samaritani di questa società» li esorta durante il convegno di Confindustria Venezia anche il patriarca Francesco Moraglia. Ogni anno piccoli, medi e grandi imprenditori fatturano a Venezia 35 miliardi di euro, due dei quali legati al turismo. «Venezia ha dimostrato di saper affrontare emergenze importanti - dice il padrone di casa Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria - L’acqua alta eccezionale ha mobilitato tutto il mondo per solidarietà, il governo è intervenuto e noi, nel nostro piccolo, abbiamo raccolto 100 mila euro per la nostra città». Ma, aggiunge, «il problema è che siamo visti come persone che pensano solo al guadagno, a lucrare». «Responsabilità sociale per noi vuol dire solidarietà, attenzione ai dipendenti, sostenibilità ambientale e sociale, welfare aziendale», spiega il presidente Save Enrico Marchi. «Il fine dell’economia - conclude poi Moraglia - non risiede in se stessa ma possiede una naturale destinazione umana e sociale. Non riconoscere questa reciprocità tra morale ed economia sarebbe irrazionale». (g. bu.)