Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
San Giuliano, il park, le isole La maratona delle varianti
Il Consiglio approva tutto. Ma per il parcheggio di Tessera Forza Italia lascia l’aula
VENEZIA Il traguardo ormai è in vista. A quattro mesi dalle urne la maggioranza di Ca’ Farsetti fa sentire tutto il suo peso e tira dritto, portando a casa una raffica di varianti, acc o r d i d i p r o g r amma e convenzioni, nell’intenzione di chiudere il più alto numero di partite aperte. Ieri, da mattina a sera, il consiglio comunale ha discusso di San Giuliano, di consumo di suolo, di Pellestrina e delle isole, dei parcheggi di Tessera e, in chiusura, anche della cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Il confronto che si aspettava più aspro, quello sulla rettifica dell’accordo di programma per il riordino del parco, è stato piuttosto rapido: le polemiche dei consiglieri erano già esplose in commissione, quelle delle associazioni non si sono sentite. «Non ci stiamo a giocare a un gioco truccato - attacca Anna Forte Zorzetto degli Amici di parco San Giuliano - hanno convocato la seduta alle nove del mattino, a Venezia, dopo aver già deciso tutto». L’accordo prevede la demolizione delle rimesse a bordo canale, da sostituire con 15 nuovi fabbricati in un’area di 2.500 metri quadri che il Comune acquisirà da Ater, la quale a sua volta potrà valorizzare una sua superficie a parcheggio; sarà disegnata una nuova viabilità, verrà ricollocato l’approdo per consentire il potenziamento del collegamento con le Fondamente Nove. «Viene risolta una situazione rimasta in sospeso per vent’anni - ha ricordato l’assessore Massimiliano De Martin - restituiremo un parco attrezzato e finalmente in ordine». Immediata la replica dell’opposizione: «La differenza tra “noi” e “voi”? La sinistra al governo ha fatto il parco più grande d’Europa, voi lo distruggerete - ha tuonato Nicola Pellicani (Pd) - le alternative c’erano, ma sono state ignorate. Nessuno si dimentica della passerella verso i Pili sul terreno del sindaco, però». Nessun contrasto, invece, alla delibera per dimezzare il consumo di suolo: la quantità massima utilizzabile assegnata al Comune passa quindi a 258,28 ettari da 518,03 precedentemente previsti, mentre viene istituito l’apposito registro del consumato. Avanti tutta anche per la variante urbanistica per le nuove strutture polifunzionali nella parrocchia Natività di
Maria di Dese; così come per la concessione delle superfici ex Pip del Lido. Nonostante le discussioni sui dettagli delle normative - distanze, permessi, alternative possibili - è arrivata a compimento anche la serie di varianti previste per Pellestrina, Burano, Mazzorbo e Torcello: l’obiettivo è semplificare gli interventi edilizi per favorire la vivibilità nelle isole, tra cui la possibilità di collegare a tutti i piani due unità edilizie adiacenti, la possibilità di realizzare scale di diverso tipo rispetto a quelle esistenti, la suddivisione delle unità edilizie in più unità immobiliari, la possibilità di estendere ai piani superiori la destinazione d’uso commerciale e artigianale. Spicca soprattutto la possibilità di elevare la quota dei pavimenti dei piani terra fino a 130 centimetri dallo zero mareografico di Punta della Salute, con possibilità di adeguare conseguentemente le strutture, in chiave acqua alta.
Più «calda» la querelle sul nuovo parcheggio pubblico di Tessera, oltre la rotonda di via Orlanda: la variante, che andrà trattata dal sindaco, concede al privato che possiede l’area la realizzazione e la gestione del parcheggio, negli spazi decisi dal Comune. Il Comune però quel parcheggio lo aveva bocciato in quanto nell’area passerà la strada dello stadio. Nei giorni scorsi c’erano state molte polemiche sul cambio di rotta e di proprietà dell’area. Per questo non è passata inosservata l’assenza dai banchi, per tutto il confronto e il voto, dei consiglieri di Forza Italia. La maggioranza ha ribadito l’interesse pubblico di nuovi stalli auto in zona, l’opposizione ha contestato la necessità di averli se la causa è la zona a traffico controllato nel sedime aeroportuale. La delibera è passata.