Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Elezioni, il Pd apre al nuovo candidato Un’Altra Città propone tre donne
VENEZIA Maria Rosa Vittadini, Monica Coin e Chiara Sabbadini a pari merito con Eliana Caramel. La meta-civica Un’altra Città Possibile ha scelto ieri un tris di donne da proporre oggi al tavolo di coalizione del centrosinistra. Nelle stesse ore l’assemblea della sinistra de il nostro Impegno per la Città (Articolo Uno, Verdi, Rifondazione, Sinistra Italiana, Possibile) ha ribadito che oggi non c’è un candidato sindaco che mette d’accordo tutta la quindicina di sigle politiche e civiche che siedono al tavolo della coalizione e che, se non si fanno le primarie, bisognerà trovare un modo per favorire la massima convergenza.
La novità è che il Pd andrà oggi alla trattativa disponibile a parlare di altri possibili candidati, oltre a quello del rettore di Ca’ Foscari Michele Bugliesi proposto dal vertice «dem». I circoli in un incontro col segretario comunale Giorgio Dodi hanno infatti dato mandato di non fossilizzarsi sulle primarie e allo stesso tempo hanno chiesto di esplorare altre candidature. A movimentare ulteriormente il quadro, in contemporanea con la discussione politica oggi alle 18 in Sala San Leonardo c’è anche il debutto pubblico dei separatisti veneziani che si incontrano sotto l’egida del nome «Venezia Chi.Ama-Venessia Ciama» per parlare di residenza, turismo e rappresentanza politica nelle istituzioni locali. Con chi? Gian Angelo Bellati siede al tavolo del centrosinistra, Giorgio
Suppiej a quello di
Uacp, Marco Sitran finora è andato per conto suo. «Trentamila persone hanno votato Sì al referendum. Pensiamo di poterne fare a meno spingendoli verso l’astensionismo?», nota in un intervento sul sito Ytali Marco Garsparinetti, portavoce del Gruppo 25 Aprile (separatista) che fa da gamba civica a Bugliesi. Che piace anche alle sei sigle moderate (Più Europa, Azione di Calenda, Psi, Italia in Comune, Volt, La Città è Tua di Ugo Bergamo, alle quali si aggiunge Italia Viva di Renzi come fan esterno al tavolo). Anche la sinistra aveva guardato con interesse al rettore; oggi non ritiene politicamente ed elettoralmente vincenti la sua tardiva dichiarazione di disponibilità all’avventura politica e la mancanza di un coinvolgimento a suo favore della società civile al di fuori di quello gemmato dal gruppo civico già esistente del 25 Aprile. Uacp arriva al tavolo oggi con una proposta programmatica dalla quale sono scaturite le tre candidature scelte con metodo partecipativo dal basso. L’intento è sbloccare l’impasse, non ingarbugliare ulteriormente. Pure i circoli Pd si stanno esprimendo: Mestre Centro ha dato mandato di chiudere senza primarie: «Portano lotte intestine ed esauriscono lo sforzo che dovremmo dedicare alla campagna elettorale», spiega il segretario Leandro De Rossi; viale San Marco ha discusso di puntare sulla capogruppo Pd Monica Sambo. «Massima autonomia a Venezia per tenere la coalizione più ampia possibile, questo ci ha detto Zingaretti – ribadisce il segretario Giorgio Dodi – Mi pare ci sia la consapevolezza che tutti siano disponibili a confrontarsi per chiudere».
Oggi si incontrano i separatisti per fare una lista