Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Troppo pochi per combattere evasione fiscale e le frodi»
Come si può contrastare l’evasione fiscale se mancano i lavoratori che la dovrebbero combattere? «Diventa tutto più complicato» denunciano i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Confsal Unsa e Flp che, ieri, hanno organizzato un presidio insieme a un centinaio di lavoratori delle agenzie fiscali e delle dogane per protestare contro la carenza d’organico del settore: solo in Veneto manca infatti il 30 per cento del personale e gli attuali 4500 lavoratori, oltretutto, non percepiscono da due anni il salario di produttività. I lavoratori, in concomitanza con la manifestazione nazionale a Roma, si sono ritrovati a Mestre davanti la Direzione interregionale delle dogane e monopoli. «La carenza di personale è tale che i carichi di lavoro sono insostenibili – denunciano i sindacati – ricordiamo che parliamo di lavoratori che si adoperano per la collettività combattendo le frodi fiscali e l’evasione». Un tema spinoso in Veneto dove – ribadiscono le sigle – ogni 100 euro di incasso fiscale ce ne sono 14,9 di evasione. Non solo, l’agenzia delle dogane, per esempio, si occupa delle pratiche per la riscossione delle accise, tra le entrate più importanti a livello statale. Ma con l’organico ridotto tutto diventa più complicato e i sindacati chiedono quindi nuove assunzioni. «La situazione è drammatica – dice Giovanni Cutaia, funzionario dell’ufficio dogana di Venezia – nell’ufficio veneziano, che ha diverse sezioni, dovremmo essere in 190 ma siamo meno di 150». ( m.ri.)