Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’allevatore: «Pernorio mi prese i soldi dal conto» Ma sminuisce i timori

-

VENEZIA Gino Mantoan ha 88 anni, di cui buona parte passati a condurre l’azienda di famiglia a Campagna Lupia, e ne ha viste tante in vita sua. Ma quello che accadde quell’11 ottobre 2013, nella sede di Prozzolo della Banca del Veneziano, ancora se lo ricorda a sei anni di distanza. «Pernorio mi chiese più volte, a voce sempre più alta, se avevo un conto lì - ha detto ieri in aula - quando gli ho risposto di sì è andato allo sportello e ha fatto quello che voleva, ha preso i soldi. Io è come se avessi preso una “sciopetada” in faccia, sembrava padrone della mia vita». Vincenzo Pernorio è un ex funzionari­o di Avepa, l’agenzia veneta per i pagamenti in agricoltur­a e il pm Stefano Ancilotto lo accusa di induzione indebita: in almeno un paio di casi avrebbe infatti chiesto delle somme ai titolari di altrettant­e aziende

L’Avepa aveva il compito di fare i controlli e dare eventuali sanzioni agli allevatori

agricole per omettere i controlli e limitare le sanzioni, in primis sulle quote latte.

Il caso di Mantoan era uno. Quel giorno in banca Pernorio si era preso allo sportello 1500 euro in contanti e fatto a se stesso un bonifico di 2 mila; qualche settimana dopo avrebbe chiesto altri 800 euro con un assegno, «per pagare l’aereo e il treno per andare a

Roma». La tesi della difesa è infatti che fosse il compenso per un’ipotesi di «ristruttur­azione aziendale» e per aver istruito la pratica di finanziame­nto all’Ismea, istituto che erogava fondi. Tanto che quel bonifico aveva come causale «saldo fattura». Ma il colonnello della Finanza Amos Bolis ha precisato che Pernorio aveva aperto la partita Iva solo nel 2015, dopo essere andato in pensione. L’anziano allevatore, così come il figlio Adriano, ha confermato di non aver mai ricevuto nessuna fattura o ricevuta. Entrambi hanno però anche sminuito le dichiarazi­oni rese agli agenti della Forestale nel corso delle indagini: allora avevano detto di aver pagato per il timore di perdere i contributi o di avere un trattament­o peggiore. Hanno dovuto però ammettere che di quell’operazione non si fece più nulla, nonostante i 4300 euro a lui versati. Le altre «vittime» presunte (ma nell’induzione indebita anche chi paga è indagato), tre membri dell’azienda Frasson, si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere, ma una collega di Pernorio ha detto che aveva fatto 29 controlli nella loro azienda in tre anni. L’ipotesi di partenza è che l’uomo facesse così con molti agricoltor­i. Bolis ha ricordato i tanti versamenti in contanti e la denuncia di furto nel 2015 di 22 mila euro che teneva in casa. (a. zo.)

 ??  ?? Quote latte
Quote latte

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy