Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il clima cambia i bioritmi di seppie e «moeche»

I molluschi con il caldo stanno a riva e non possono essere pescati. I granchi già pronti alla muta

- Giulia Busetto

VENEZIA Al banco del pesce di seppie se ne vedono la metà e costano il doppio. E alle moeche basta una sola parentesi di bora fredda in questo caldo inverno del 2020 per fare la stessa fine, in primavera. Effetti dei cambiament­i climatici. « Il boom delle seppie quest’anno non si è mai visto - allerta Luca Veronese di Four fish, commercian­te di Coldiretti — a occhio e croce, ne stiamo pescando la metà. E di conseguenz­a il prezzo è salito di molto». Succede perché i pescherecc­i locali le catturano al largo e al largo le seppie ci vanno solo con il freddo. Quest’anno che il freddo non c’è stato stanno rimanendo a riva. «Sono di meno e tutte sotto covengono sta. Con il clima, nemmeno gli animali capiscono più cosa devono fare - dice Veronese - la nostra è pesca a strascico, si gettano le reti al largo e si tirano. Le seppie così si pescano tanto d’inverno, quest’anno se va avanti questo caldo se ne prenderann­o sempre meno».

È presto per profetizza­re un destino simile alle moeche, adesso però si cominciano a posizionar­e le reti. «Se la temperatur­a sale le catturerem­o prima del solito, il problema è che alla prima bora fredda, la produzione rischia di bloccarsi - spiegano i moecanti - Se c’è un grosso sbalzo termico il granchio non si muove più e non si riesce più a prendere». I granchi verdi in fase di muta spostati nelle vasche, in attesa della perfetta condizione climatica che li faccia abbandonar­e il loro rivestimen­to e diventino, appunto, morbidi, moeche. Se la temperatur­a è alta, già primaveril­e, la fase della muta accelera. «Ma se torna il freddo anche solo per qualche giorno, nelle vasche i granchi non mangiano neanche più - spiegano i pescatori - rischiamo di perdere la produzione. Quindi questo caldo a noi andrebbe bene, ma senza sbalzi».

In laguna sud c’è già qualche moeca pronta, ma sono eccezioni, in laguna nord ancora non se ne vedono. Se ne occupano una ventina di pescatori della cooperativ­a San Marco di Burano, una produzione lagunare, quella delle moeche, che non esiste altrove nel nostro Paese. «Ma è presto per capire cosa succederà davvero quest’anno - tranquilli­zza Luigi Vidal di Cogevo Burano - la produzione non è ancora iniziata ed è da anni che il tempo è cambiato. Adesso stiamo cercando di pescarle, poi vedremo. C’è solo una nostra famiglia che ne ha alcune già pronte, ma succede ogni anno perché le pesca in una zona più profonda, dove il micro clima anticipa».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy