Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

La sfida per la Regione Celeghin e Speranzon l’incognita Venturini Pd tra Favaron e Bolzoni

- Francesco Bottazzo

VENEZIA Veti incrociati, scommesse, correnti. Se qualcuno la lista per le regionali ce l’ha quasi già pronta (Forza Italia), altri sono ancora all’inizio delle trattative, magari mettendo sul tavolo il voto a Ca’ Farsetti. Anche se la campagna elettorale per Palazzo Ferro Fini è più faticosa e dispendios­a ( economicam­ente). Qualche nome è già certo, qualche altro spera di resistere fino alla presentazi­one delle liste, qualche altro uscito dalla porta, spera di rientrare dalla finestra. Di sicuro Forza Italia punterà per il collegio di Venezia su Michele Celeghin, commissari­o provincial­e ormai da cinque anni. L’obiettivo per gli azzurri è confermare il 5,9 per cento ottenuto cinque anni fa. Una sfida in salita visto i risultati del partito anche in Emilia Romagna, ma solitament­e in Veneto i numeri sono doppi. Celeghin punta su nomi nuovi e sul legame dei candidati con il territorio (che può fare la differenza). Pare abbastanza certa la presenza di Maria Giovanna Boldrin (l’avvocato di Mirano), dell’assessore all’Urbanistic­a di Jesolo Otello Bergamo e dell’ex sindaco di Pianiga Massimo Calzavara, mentre è ancora incerto il nome del veneziano in lista. Con ogni probabilit­à sarà donna, ma il partito non ha ancora sciolto la riserva sulla candidata.

In Fratelli d’Italia sarà una sfida tra titani: da una parte il presidente dell’Ater veneziano Raffaele Speranzon, dall’altra il portavoce provincial­e Lucas Pavanetto. Sembra archiviata invece la presenza in lista di Francesca Zaccariott­o in procinto di passare da Forza Italia al partito di Giorgia Meloni nonostante i malumori della base (a partire da Pavanetto). I vertici nazionali infatti non sarebbero contrari al passaggio, ma è chiaro che una presenza già alle elezioni regionali potrebbe essere controprod­ucente. Più facile invece un lavoro nelle retrovie. Nella Lega lanciatiss­imo il vicepresid­ente Gianluca Forcolin, mentre la vera sfida sarà all’interno della lista del presidente dove potrebbe entrare l’assessore veneziano Simone Venturini a fronte di un accordo di collaboraz­ione tra il sindaco Luigi Brugnaro e Luca Zaia. Il problema sarebbero però gli equilibri interni consideran­do che gli attuali consiglier­i Francesco Calzavara (Jesolo) e Gabriele Michielett­o

Le trattative rosa Forza Italia sceglie una donna a Venezia. I dem pensano a Menotto. Il ruolo di Zaccariott­o

(Scorzè) vedrebbero in Venturini un avversario (c’è anche il miranese Alberto Semenzato con la Lega). L’assessore fucsia potrebbe allora rientrare nella lista di Brugnaro in Comune per poi diventare assessore regionale come esterno scelto dal presidente.

Nel centrosini­stra non si può certo dire che il quadro sia meno ingarbugli­ato. Bruno Pigozzo dopo due legislatur­e lascerà (almeno di deroghe improbabil­i) il suo ruolo di consiglier­e, anche perché nello stesso territorio di riferiment­o stanno sgomitando l’attuale segretario provincial­e Pd Valerio Favaron e il vicesindac­o di Mira Gabriele Bolzoni. Un posto in lista dovrebbe averlo la sandonates­e France s ca Zot t i s , ince r t a la presenza di Teresa Menotto. Per Articolo Uno potrebbero essere candidati Gabriele Scaramuzza (segretario regionale) o Gianluca Trabucco (comunale).

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