Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Watt da applausi

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Stone A guardare il suo tabellino sembra la solita partita scialba. Sembra, appunto. Perché Stone mette sicurezza in campo, ma soprattutt­o una difesa incredibil­e sui migliori attaccanti di Milano.

Bramos Se si tratta di tirare da tre non c’è problema, anche i palloni più caldi sono tutti perfetti per il capitano orogranata, che poi però fa uno 0/3 ai liberi nel finale che non ripeterebb­e nemmeno bendato.

Tonut Partita ben diversa rispetto a quella di giovedì per l’esterno triestino, che non riesce a trovare i primi passi a lui congeniali. Ma qualche buona giocata permette anche a lui di mettere il proprio mattoncino sulla vittoria.

Daye Quando la palla pesa lui non si tira indietro e se la prende. Responsabi­lità da grande giocatore che permette a Venezia di piazzare il break nel cuore del terzo quarto. Rivive nel finale il peso degli errori ai liberi, ma l’ultimo punto della sicurezza è suo. La doppia-doppia è sfiorata e oggi è pronto a trascinare ancora la sua Reyer.

De Nicolao Non finisce di stupire il play padovano, che ha carattere da vendere. Attacca bene il ferro, spara da tre anche da distanze siderali senza paura e, a tratti, stravince il duello in regia con Rodriguez. Una soddisfazi­one non da poco per un ragazzo che si merita davvero di essere il grande registra della Reyer.

Filloy Una bomba importante nel primo tempo e poco più. Il play italo-argentino ancora non riesce a incidere come potrebbe..

Vidmar Non riesce a lasciare il segno come nel quarto di finale, tanti sbagli sotto canestro.

Chappell Controllat­o a vista fatica a trovare il canestro, ma si sacrifica per il bene comune.

Mazzola Le bombe di tabella devono essere dichiarate, figurarsi quelle messe dall’angolo che hanno scomodato le leggi della fisica.

Cerella Un po’ di energia e di carattere quando serve di più: lui c’è sempre in questi casi.

Watt L’«hombre del partido». Parte dalla panchina dopo la prestazion­e sotto tono con la Virtus: fatica anche in questa occasione a carburare, ma poi riesce a giocare alla grande contro un maestro del basket come Luis Scola, che alla lunga deve cedere il passo al lungo americano. Chiude con una doppia doppia e il canestro virtuale della vittoria. Da firmare a lungo.

De Raffaele Un altro capolavoro del tecnico della Reyer che dopo la capolista, supera anche la candidata alla vittoria finale. Un grande leader, un grande tecnico, coadiuvato da uno staff sempre all’altezza: fin qui De Raffaele ha fatto davvero un piccolo (o grande?)miracolo.

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