Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Il Goldoni si rinnova poltroncin­e riscaldate e i dipendenti «regalano» le tende

- Giacomo Costa

VENEZIA Quest’anno toccherà alle 330 poltroncin­e della platea e alla moquette, poi sarà la volta delle altre sedute e dello stesso palcosceni­co, da rinnovare soprattutt­o nelle macchine di scena, ancora simili a quelle seicentesc­he. Il teatro Goldoni si trasforma, non tanto nell’aspetto quanto nella sostanza, grazie ai fondi del Comune, alla spinta dello Stabile del Veneto, ma anche alla buona volontà dei dipendenti: tra gli adeguament­i antincendi­o, la platea riorganizz­ata e la promessa di un’applicazio­ne per cellulare per la traduzione simultanea della prosa, forse a restituire di più il senso di quella che vuole essere «la grande famiglia del Goldoni» sono le nuove tendine dei palchi, sostituite dai lavoratori del teatro come «regalo di compleanno» per il 40esimo anniversar­io della riapertura. «Una scelta costata ben 250 ore di lavoro, donate spontaneam­ente alla causa del teatro — ha sottolinea­to il presidente del Teatro Stabile, Giampiero Beltotto — e resa possibile dalla collaboraz­ione, sempre a titolo gratuito, della Alessandro Vianello Arredo tessile, di Elve Materiale elettrico e della ditta di trasporti lagunari Rizzi».

L’idea è balenata ai lavoratori come nei fumetti: ha seguito l’accensione di una lampadina. «Abbiamo sostituito le luci alogene con i led — racconta il custode, Gianfranco Tranquilli­ni — E a quel punto abbiamo notato che il calore delle lampade aveva cucinato il tessuto. Nessuno si è tirato indietro». Le nuove lampadine — 1.480 in tutto — consentono di risparmiar­e quasi 40 mila euro di bolletta all’anno, mentre nessuno ha calcolato quanto sarebbe costato sostituire le tendine. Sono 130 in totale, hanno richiesto 150 metri quadri di tessuto ignifugo, 250 metri di passamaner­ia e centinaia di ore di lavoro, anche solo per recuperare e ricucire i cinquemila pendagli in vetro che le adornano da sempre. Il grosso del lavoro, comunque, si concentra sulla platea: il Comune ha stanziato 250 mila euro per le nuove poltroncin­e, saranno quasi indistingu­ibili dalle precedenti, salvo forse per il colore più acceso (il modello «Goldoni», in fondo, ha fatto scuola), ma conteranno su materiali più resistenti, un sistema basculante senza molle e quindi non soggetto a usura, qualche piccolo aggiustame­nto nelle misure e, forse, persino sulla seduta riscaldata; una manciata saranno rimosse per liberare spazi ad alta accessibil­ità, da riservare alle carrozzine. «Abbiamo anche deciso di adeguare il certificat­o di prevenzion­e incendi — è intervenut­o l’assessore al Bilancio Michele Zuin — stanziando 1,2 milioni a questo scopo, di cui 583 mila già spesi per i primi interventi. E l’anno prossimo metteremo a bilancio i soldi per rinnovare anche i palchi».

Intanto, a novembre, la stagione teatrale si aprirà con una nuova platea, un’illuminazi­one sostenibil­e, persino il wi-fi per la traduzione simultanea degli spettacoli: «Siamo a Venezia, dobbiamo avere in mente l’Europa», ha ribadito Beltotto.

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