Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
A VENEZIA Carnevale, appelli per fermarlo Brugnaro: «Non creiamo panico»
Stamattina l’Aquila Kristian Ghedina «vola» in piazza San Marco. Il sindaco: più preoccupato per la ricaduta industriale che per il turismo
Miss Italia Cristina Chiabotto. Non tutti condividono l’ottimismo del testimonial o la determinazione del sindaco, c’è anche chi al rischio calcolato avrebbe preferito un eccesso di cautela: «Il 31 gennaio il consiglio dei ministri ha dichiarato lo Stato di emergenza per l’epidemia, una settimana dopo abbiamo interrogato il sindaco per sapere quali azioni ritenesse utili a prevenire i possibili contagi — ricorda Renzo Scarpa, consigliere del Gruppo misto — Brugnaro ha impiegato quattro giorni per delegare l’assessore Venturini, che è troppo occupato a tagliare nastri e assegnare premi per venire in commissione a spiegare cosa hanno intenzione di fare. Inascoltata anche la richiesta di Italia Nostra e dell’avvocato Francesco Mario d’Elia, che richiamando i principi di precauzione comunitari ieri ha inviato una lettera a sindaco, governatore e premier invitando «la sospensione delle manifestazioni pubbliche o private nel programma del Carnevale e la quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva per chi presenta sintomi assimilabili al coronavirus». «Sono preoccupato più per la ricaduta industriale che per i turismo — ha precisato il sindaco — Il blocco delle fabbriche in Cina può mettere in crisi
Le lettere
Gruppo Misto, D’Elia e Italia Nostra scrivono anche al premier: questione di sicurezza
Gli eventi
I carri a Campalto, Carnival Street show a Mestre, Mascheranda e le feste all’Arsenale
la filiera delle aziende venete». Intanto ieri sera in prefettura c’è stato un incontro coordinato dal prefetto Vittoruio Zappalorto con i sindaci dei comuni interessati dai contagi, Venezia, Usl e forze dell’ordine per fare il punto della situazione.
Per oggi tutto è stato confermato: il volo a San Marco con i varchi e il numero chiuso in piazza, il Carnival Street Show di Mestre, i carri a Campalto e Zelarino, le feste del Molocinque all’Arsenale. Ieri, nonostante i timori, il prestigioso Ballo del Doge si è svolto senza intoppi; questa sera tocca invece alla «Mascheranda», la cena della compagnia dei mascareri, al Pisani Moretta. Domani sarà la volta della cena di gala per proclamare le Marie del Carnevale, nelle sale Apollinee del teatro La Fenice.
Anche la Chiesa è concentrata sul coronavirus e il vicario generale del patriarcato di Venezia, monsignor Angelo Pagan ha invitato «ad attenersi alle usuali indicazioni igieniche già diffuse evitando contatti inutili, come potrebbe essere lo scambio della pace (che è facoltativo)». Comunicazione ribadita dal vicario generale della diocesi di Chioggia monsignor Francesco Zenna: «Chiediamo di accostarsi alla comunione accogliendo l’Eucaristia nella mano e non in bocca», ha aggiunto. Un ulteriore appello è stato lanciato da Giampietro Antonini (Cub), che chiede che «si preveda che i lavoratori dei servizi essenziali possano essere ammessi al lavoro previa verifica quotidiana dello stato di salute con riguardo ai sintomi del coronavirus».