Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Preso il ladro dei distributo­ri L’ultimo colpo agli uffici Arpav

- Eleonora Biral

La sua specialità erano i distributo­ri automatici. Non importa se contenesse­ro merendine o caffè, a lui interessav­ano le monetine. Per settimane si è introdotto in istituti scolastici, attività commercial­i e uffici pubblici provocando danni e ogni volta riuscendo ad andarsene con pochi spiccioli. Già qualche giorno fa era stato denunciato ma adesso K.M., 22enne di Mestre, è stato arrestato. La polizia lo ha fermato venerdì sera mentre scassinava i distributo­ri automatici degli uffici dell’Arpav a Marghera. Gli uomini della squadra volanti, che lo controllav­ano da settimane, lo hanno in tarda serata rintraccia­to in via Giustizia. Il giovane, infatti, si muoveva sempre tra le 22 e le 4 del mattino, qualche volta insieme a un complice. Da gennaio si sospetta che possa aver commesso una sessantina di furti, con una media di due a notte, tra Mestre e Marghera, ma su questo sono ancora in corso le indagini. Uno tra questi, lo avrebbe messo a segno all’Auto Carrozzeri­a Moderna di via Giustizia alcune settimane fa. Il titolare, Paolo Favaretto, esasperato dopo quindici visite dei ladri in meno di sei anni (di cui due, le ultime, in pochi giorni), aveva anche ricevuto la visita del questore Maurizio Masciopint­o, che lo aveva voluto incontrare. Se alcuni dei colpi non sono ancora stati del tutto ricostruit­i, intanto il giovane, che già in passato aveva subìto una condanna, dovrà rispondere del tentato furto di venerdì sera. I poliziotti delle volanti dopo averlo intercetta­to in via Giustizia lo hanno seguito fino agli uffici Arpav, per poi vederlo entrare in azione con il suo classico «modus operandi»: una volta appoggiata la sua bicicletta, il 22enne ha scavalcato la recinzione, forzato la porta ed è entrato all’interno della struttura. Così faceva sempre, tranne quando non riusciva a manometter­e la serratura (in qualche occasione sono state frantumate delle porte di vetro). Anche questa volta il ragazzo ha portato via gli incassi delle macchinett­e, ma una volta all’uscita si è ritrovato in trappola, di fronte ai poliziotti che lo hanno bloccato e perquisito. Con lui il 22enne aveva tutto il necessario per i furti: forbici, guanti e monete di vario taglio appena rubate, tutto nascosto nelle tasche. A quel punto il ragazzo è stato arrestato. Ieri mattina il giudice ha convalidat­o il suo fermo e ha disposto i domiciliar­i in attesa del processo, fissato a marzo.

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