Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
I caprioli di Bibione in riva al mare per il sale delle alghe
BIBIONE Nascosti tra la nebbia del mattino, tranquilli, stavano mangiando l’erba dei campi nella zona del faro di Bibione. Caprioli in riva al mare, è già qualche anno che si sono spinti così lontano.
Ieri mattina il presidente del Comitato Riserva naturale del Tagliamento Giosuè Cuccurullo ne ha fotografati quattro.
Con l’inverno possono girare indisturbati, senza doversi preoccupare di folle di bagnanti, bambini vocianti, cacciatori di foto e di selfie. «Ce ne sono anche a Lignano, sono 12 in 120 ettari dunque a Bibione data la dimensione dell’area boschiva ce ne potrebbero essere anche una quarantina – dice Cuccurullo – i caprioli hanno bisogno di prati dove mangiare, un tempo ne trovavano in montagna ma da quando i pascoli sono diminuiti e si è avuto un rimboschimento, questi animali sono scesi in pianura, mangiano nei campi e si nascondono nelle aree boschive».
In estate è più difficile vederli nelle aree costiere dato l’affollamento, si muovono solo alle prime luci dell’alba. «Sono animali del tutto autosufficienti che si sono ambientati bene nel nuovo habitat - prosegue Cuccurullo – l’unico vero problema sono gli incidenti stradali, nelle ore notturne escono per cercare cibo e capita che attraversino le strade o si fermino a mangiare nelle rotonde: lo scorso anno a Lignano ci sono stati 12 incidenti».
Hanno dimostrato di apprezzare particolarmente le alghe: «I caprioli mangiano sale per integrare la dieta e tra le alghe ne trovano parecchio». È anche per tutelare i nuovi ospiti e il loro habitat che Cuccurullo e il Comitato che presiede chiedono da anni l’istituzione della Riserva naturale del Tagliamento.