Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mostra del cinema Classici restaurati al Rossini di Venezia
Guadagnini introduce «Don’t look now». Barbera: «Occasione preziosa»
Da Luca Guadagnino a Gianni Amelio, da Piera Detassis a Goffredo Fofi. Registi e critici del miglior cinema italiano presenteranno, ogni settimana al cinema Rossini di Venezia, a due passi da Rialto, i film della nuova rassegna della Fondazione Biennale «Classici fuori Mostra», festival permanente del cinema restaurato, che inizierà giovedì e proseguirà fino al 28 maggio. «La nostra attenzione per le attività permanenti e per la città di Venezia che ci ospita – dice il presidente (uscente) Paolo Baratta – ci ha suggerito un’iniziativa nell’ambito del settore Cinema che ne segnasse la presenza tra una Mostra e l’altra. Tra le sezioni più significative, c’è “Venezia Classici”, un’importante e meritoria attività culturale».
La prima edizione di «Classici fuori Mostra» proporrà dodici capolavori, in versione originale con sottotitoli in italiano, selezionati fra le migliori e più recenti operazioni di restauro. I film, come avveniva per i cineforum d’antan, saranno preceduti dalla presentazione da parte di un autore o critico e seguiti da una discussione. La rassegna è aperta a tutti ma rivolta specialmente agli studenti che saranno invitati ad esprimere il proprio giudizio: la pellicola più votata vincerà il premio del pubblico «Best Biennale Classic» (proiezioni ore 19, biglietto studenti 2 euro, abbonamento studenti 20 euro, biglietto intero 7,50 euro).
«La possibilità di vedere o rivedere sul grande schermo opere che hanno segnato lo sviluppo del linguaggio e dell’estetica della Settima arte costituisce un’occasione preziosa per il pubblico in generale e si arricchisce di contenuti formativi per gli studenti - sottolinea il direttore del Settore cinema Alberto Barbera – nasce da queste considerazioni l’idea di una rassegna che si propone come un appuntamento settimanale inteso a prolungare nel tempo il piacere della visione, che un festival si limita ad offrire nell’arco di pochi giorni».
L’inizio della rassegna, giovedì prossimo, vedrà la proiezione di Don’t look now, film di Nicolas Roeg del 1973. A presentare la pellicola, celebre per l’innovativo montaggio, sarà il regista Luca Guadagnino, tra gli italiani più amanti al mondo che in questi mesi sta girando a Bagnoli nel Padovano, una serie televisiva prodotta da Hbo e Sky. Altro pezzo da novanta del cinema italiano, Gianni Amelio, il cui ultimo Hammamet ha prodotto il miglior incasso della sua carriera, presenterà il 12 marzo il classico Città amara – Fat city diretto da John Huston.
Il primo classico italiano della rassegna sarà in sala il 19 marzo, A ciascuno il suo (1967) di Elio Petri gioiello del post-neorealismo, raccontato in sala da documentarista e storico del cinema Marco Bertozzi, mentre il 2 aprile si potrà rivedere un «classicissimo » del cinema di fantascienza come Alien (1979) di Ridley Scott che sarà presentato dal critico cinematografico Adriano De Grandis. Il critico cinematografico, saggista e professore Giuseppe Ghigi anticiperà, il 9 aprile, la visione di Miracolo a Milano, film di Vittorio De Sica del 1951 Palma d’Oro al Festival di Cannes, seguito, il 16 aprile, dalla studiosa ed esperta di cinema orientale Elena Pollacchi che racconterà “Pioggia opportuna sulla montagna vuota di King Hu (1971).
La rassegna continuerà il 23 aprile con Messaggero d’amore di Joseph Losey (1971) presento da Emanuela Martini, il 30 aprile con I dannati di Varsavia di Andrej Wajda (1957) spiegato da Marco Dalla Gassa, il 7 maggio con Nella città bianca di Alain Tanner (1982) anticipato dall’approfondimento di Piera Detassis, e il 14 maggio dal supercult Deviazione per l’inferno ( Detour) di Edgar G. Ulmer (1945) raccontato da Carmelo Marabello. « Classici fuori Mostra» chiuderà con Roberta Novielli chiamata ad anticipare la proiezione di L’ape regina – una storia moderna di Marco Ferreri (21 maggio) e con il decano della critica Goffredo Fofi che approfondirà le tematiche di Toni diretto nel 1935 da Jean Renoir (28 maggio).