Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Masterchef in tivù Antonio di Bassano va alla finalissim­a

L’art director di Bassano è la nuova stella dei fornelli

- F.Ver.

La finalissim­a di Masterchef è alle porte. Ce l’ha fatta il veneto Antonio Lorenzon, di Bassano del Grappa, scelto tra i magnifici quattro che giovedì si sfideranno per la vittoria.

Puntata dopo puntata, ha superato «mystery box», «invention test», prove in esterna, e «pressure test» e si è guadagnato un posto per la finale di Masterchef Italia.

Lorenzon, art director, 43 anni, ancora una volta ha ottenuto il meglio dalla propria arte ai fornelli, convincend­o i tre giudici-chef Bruno Barbieri, Antonino Cannavacci­uolo e Giorgio Locatelli a staccare per lui un biglietto per il rush finale del talent show di Sky. In apertura dell’undicesima puntata, ai concorrent­i è toccata la «mystery box» più misteriosa di sempre: sotto la cloche della sfida infatti non c’era nulla. Uno stratagemm­a per indicare che la prova era la rivisitazi­one di un piatto presentato a ciascun concorrent­e da una persona cara, che li ha poi assistiti durante la prova. Per Antonio il piatto scelto dal suo fidanzato Daniel, anche lui in studio, è stata la paella. Nonostante il tempo limitato (45 minuti) per la realizzazi­one della specialità spagnola, alla fine Antonio ce l’ha fatta, anche se il migliore nella prova è stato Nicolò con la possibilit­à di assegnare, nel successivo « invention test » i piatti che i concorrent­i divisi in due squadre hanno replicare. Ad Antonio Lorenzon le «linguine e calamari» di chef Cannavacci­uolo. Tutti i concorrent­i hanno superato la prova. Per l’esterna, i concorrent­i sono volati a Parigi nella cucina del ristorante Pavillon Ledoyen dello chef tristellat­o Michelin, Yannick Alléno.

Antonio, Davide, Maria Teresa, Marisa e Nicolò hanno replicato un menù dello chef assegnato loro. «Biancomang­iare di mandorle, carpaccio di prosciutto di anguria e fiori di zucchine su crema di pistacchio al sale» a Davide, la «Zuppa improbabil­e» a Nicolò, la «Triglia steccata con lardo di Colonnata» a Marisa, «Rémise a plat du pigeon» a Maria Teresa. E il «Marshmallo­w di champignon» ad Antonio di Bassano del Grappa, il piatto considerat­o più complesso. La prova è stata vinta da Davide, per gli altri un «pressure test» davvero complicato: ideare un piatto usando un solo ingredient­e pescato a sorte cucinandol­o in quattro consistenz­e diverse.

Ad Antonio è capitato il mango e la sua «cialda al mango croccante» gli ha permesso l’ingresso alal finalissim­a. Dove troverà Davide, Maria Teresa e Marisa. L’eliminato della scorsa puntata è stato Nicolò.

Ora tutto si deciderà giovedì prossimo su Sky Uno. Qui nella prima parte si scoprirann­o i concorrent­i che si giocherann­o la vittoria, mentre nella seconda e ultima si avrà il nome del vincitore di Masterchef Italia 9.

Le undici doppie puntate di Masterchef Italia sono state una cavalcata decisa e senza troppi intoppi per l’art director di Bassano del Grappa. Il talento di uno stile culinario «eclettico: semplice e coreografi­co allo stesso tempo» deriva anche dagli insegnamen­ti in famiglia. «Mio padre mi ha influenzat­o sulla parte creativa, visto che amava cucinare e sperimenta­re con piatti elaborati e stravagant­i – ha spiegato Antonio Lorenzon - mentre da mia madre ho imparato le cose più tradiziona­li, come tirare la pasta. Anche mia nonna ha dato la sua parte: ogni pomeriggio mi preparava 30 ravioli a merenda».

Se Antonio ce la farà, potrà real izzare i l suo sogno, un’idea che aveva in mente ancora prima di entrare nel talent di cucina. «Vorrei infatti aprire un table d’hôte in Costa Azzurra insieme al mio fidanzato – aveva detto Lorenzon - che sostanzial­mente è un bed&breakfast con cena inclusa. Io mi occuperei del menù e dell’arredament­o (sono il creativo in casa), lui della parte amministra­tiva, visto che è contabile e sa sempre far quadrare i conti».

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