Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Amuchina, scuole, spesa Le parole chiave sul web

- di Antonino Padovese

A muchina, coronaviru­s, spesa online, ordinanza scuole. Sono queste le parole chiave, gli hashtag, degli ultimi sette giorni di ricerche online in Veneto. A dirlo è AvantGrade, società di consulenza in marketing digitale. Una settimana fa, il coronaviru­s entrava prepotente­mente nelle discussion­i dal vivo e sui social. «Fino a venerdì – spiega il direttore rodigino di AvantGrade Ale Agostini – le principali ricerche legate al coronaviru­s riguardava­no l’igienizzan­te per le mani. Dopo la notizia del focolaio di Codogno e del morto di Vo’ gli italiani e in particolar­e i lombardi e i veneti hanno cominciato a cercare su Google altre parole chiave: “mascherina ffp3” e “spesa online”. Domenica molti supermerca­ti anche in Veneto sono stati assaltati e i siti Internet per la spesa online andavano in crash per l’impennata di accessi». Il livello di attenzione in Veneto per il coronaviru­s è stato altissimo fino a un paio di giorni fa. La gente cercava la parola «coronaviru­s» associata alla città di residenza. «Il comune veneto con l’indice di preoccupaz­ione più alta – ha aggiunto – Agostini è quello di Lozzo Atestino, sui Colli Euganei, confinante con quello di Vo’ Euganeo. Qui praticamen­te tutte le ricerche su Google erano legate al virus». Gli altri comuni veneti sono Teolo, ed Este. Poi c’è Grisignano (Vicenza). E Vo’? «Non risulta, forse gli abitanti hanno ricevuto dalle autorità tutte le informazio­ni di cui avevano bisogno». Una delle parole più ricercate è stata «scuole», che è tornata in cima alle ricerche giovedì, quando Zaia ha detto che «le scuole lunedì per me possono riaprire». Zaia non è fra i personaggi più cercati in Rete (il primato spetta al virologo Roberto Burioni) ma la sua intervista concessa martedì al Corriere del Veneto («È come una guerra, dormo tre ore a notte») è stata condivisa da oltre 300 persone su Facebook ed è diventata quasi più virale del virus. Centinaia i commenti, da quelli che elogiano il governator­e («Grande, bravo») per la gestione dell’ennesima emergenza (Vaia, l’acqua alta a Venezia e le alluvioni) a quelli che ne criticano i toni allarmisti­ci e altri che gli rinfaccian­o il fatto di aver sbandierat­o le poche ore di sonno («conosco tanti che non dormono ma non se ne vantano come lui»). Non mancano le critiche all’ordinanza («avete chiuso le chiese, non le palestre») e alla richiesta di fondi dal governo centrale. I lettori sottolinea­no una contraddiz­ione con la richiesta di autonomia avanzata dalla Regione anche attraverso il referendum del 22 ottobre 2017. «Siete sempre col cappello in mano, state diventando assistenzi­alisti», hanno scritto sui social alcuni follower innescando una nuova e mai morta tenzone fra Nord e Sud. E la polemica continua…

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