Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Covid-19, Brugnaro rinvia le tasse Parte la sanificazi­one degli asili

Operazione da 29 milioni di euro. Lunedì Ca’ Foscari riprende lezioni e lauree ma on line

- Giulia Busetto

"Sindaco Così vogliamo dare un po’ di respiro alle imprese e ai cittadini

"Romor Nelle scuole gestite da noi sono già arrivate le dotazioni di mascherine

VENEZIA Tasse rinviate, scuole che fanno il pieno di mascherine, tesi universita­rie discusse in videoconfe­renza e strade sanificate a suon di detergenti. Ieri Venezia si è preparata per il lunedì di possibile rientro a scuola e (forse) di sospension­e delle misure di contenimen­to da Coronaviru­s.

Il primo respiro di sollievo lo tirano cittadini e imprese, che avevano già in mano il bollettino della Tari con la prima rata da pagare entro il 16 marzo: scadenza rinviata al 16 maggio (la stessa della seconda rata). Le aziende tirano un secondo sospiro con il posticipo di Cimp e Cosap, le tasse per occupazion­e del suolo pubblico, pubblicità, insegne e scritte luminose: la scadenza della prima rata passa dal 31 marzo al 30 giugno, la seconda rata slitta dal 31 luglio al 30 settembre (invariata la quarta del 31 ottobre). Lo ha anticipato ieri il sindaco Luigi Brugnaro, al termine di una mattinata trascorsa a supervisio­nare la sanificazi­one delle calli, zona stazione e Lista di Spagna in primis e a far visita al personale sanitario del Civile. Lunedì una giunta straordina­ria metterà a punto la differenzi­azione delle tasse. Un’operazione da 29 milioni: 25 per la Tari e altri 4 per Cimp e Cosap, «che mettiamo per alleviare qualche difficoltà finanziari­a delle imprese e per dare un po’ di spazio di manovra per pagamenti e scadenze dei cittadini» dice Brugnaro. La richiesta era arrivata al mattino anche da Confeserce­nti. «A causa di questa psicosi da virus gli esercenti arrivano a battere scontrini da 20 euro al giorno - riporta le preoccupaz­ioni dei commercian­ti il direttore Maurizio Franceschi - abbiamo chiesto alle istituzion­i di ritardare tutti i pagamenti fiscali più ravvicinat­i, ma anche la cassa integrazio­ne in deroga per tutte le imprese che saranno costrette a lasciare a casa i lavoratori. Se il turismo ha perso circa un 60% del fatturato io dico che i numeri del commercio non sono lontani». Per affrontarl­i, la capogruppo del Pd Monica Sambo propone la formazione di un’unità istituzion­ale per affrontare l’emergenza, «un appello al sindaco affinché avvii un confronto con le categorie economiche e sociali insieme a tutte le forze di maggioranz­a e opposizion­e presenti in consiglio comunale». La convocazio­ne del sindaco è già partita: lunedì alle 9.30.

Ieri intanto nei 27 nidi e nelle 18 materne del Comune sono rientrati in servizio 260 dipendenti Ames, che hanno pulito e sanificato in vista del g r ande r i ent ro dopo il weekend. Ma i sindacati chiedono anche la presenza di dispenser lavamani, gel igienizzan­te e mascherine per studenti e personale, in caso di necessità, a disposizio­ne in ogni istituto. «Abbiamo inviato una lettera a Comune e Ames» rendono noto Daniele Giordano (Cgil) e Mario Ragno (Uil). Le mascherine già ci sono, dice l’assessore alle politiche educative Paolo Romor: «Sia Ames che il Comune hanno fornito le mascherine nelle scuole gestite dal Comune e affisso le prescrizio­ni su come lavarsi correttame­nte le mani. Il gel igienizzan­te, secondo le indicazion­i del ministero, serve laddove non ci si possano lavare le mani, quindi non è il caso delle scuole». Il Coronaviru­s non ferma più le lezioni di Ca’ Foscari. Il rettore Michele Bugliesi ieri sera ha annunciato che lunedì riprendono le attività didattiche con soluzioni organizzat­ive e telematich­e per evitare movimenti di grandi numeri di studenti. La parola d’ordine è «ripresa armonica», ossia un passo per volta seguendo l’evolversi della situazione. Intanto i 244 laureandi magistrali potranno discutere la tesi come previsto nella settimana dal 2 al 6 marzo, ma online.

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