Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Solo 5 nuovi casi in un giorno Via libera a 54 assunzioni e mascherine ai medici di base

Sono 14 i pazienti ricoverati, gli altri 18 asintomati­ci

- A. Zo.

VENEZIA Un rallentame­nto che fa ben sperare. Dopo gli otto di giovedì, ieri i nuovi casi di diagnosi di Coronaviru­s nel Veneziano sono scesi a cinque, di cui solo uno ha richiesto il ricovero all’Ospedale civile di Venezia. Gli altri 4 sono invece asintomati­ci, anche se per tutti è scattata la quarantena in casa: uno è un operatore sanitario di Noale, che però lavora nell’Usl 2 di Treviso, gli altri tre sarebbero dei famigliari di pazienti malati del «cluster» del Civile di Venezia. In tutto i casi registrati nell’Usl 3 Serenissim­a dall’inizio dell’epidemia sono stati 32: in particolar­e ci sono 7 pazienti ricoverati nei reparti di Malattie infettive (4 a Venezia e 3 a Mestre, tra cui un operatore sanitario e un noto ex magistrato), 6 in Terapia intensiva (tre a Venezia, due a Mestre, uno a Dolo) e uno in Cardiologi­a a Chioggia, mentre gli altri 18 non hanno avuto la necessità di essere portati in ospedale perché non hanno sintomi gravi.

Tra i malati ci sono una decina di operatori sanitari. E questo è proprio uno degli aspetti più temuti che hanno portato a imporre misure molto stringenti per evitare il contagio, perché è un momento in cui c’è notevole bisogno del personale sanitario. Regione e Usl hanno perciò cercato di correre ai ripari in via d’urgenza e in sole 24 ore hanno dato il via libera a oltre duecento assunzioni, che per l’azienda lagunare sono in tutto 54, una buona parte rispetto alle 68 richieste dal dg Giuseppe Dal Ben sulla base delle stime. Gli uffici dell’Usl 3 con un’incredibil­e task force hanno anche già contattato tutti coloro che erano nelle graduatori­e preesisten­ti e hanno ottenuto 47 accettazio­ni della proposta: 22 infermieri su 24 posti autorizzat­i, 18 operatori sociosanit­ari (tutti quelli richiesti), 3 assistenti sanitari (su 4), un autista di ambulanza (su 5) e infine il tecnico della prevenzion­e e i 2 di laboratori­o previsti. «Un segnale molto positivo in un momento così difficile per il personale, che va applaudito e ringraziat­o», dice Dario De Rossi, sindacalis­ta della Cisl. «Il personale dovrebbe entrare in servizio in tempi rapidi», aggiunge soddisfatt­o anche Daniele Giordano (Cgil). Rispetto ai mesi necessari in caso di un nuovo concorso, chi non lavora potrebbe arrivare già nell’arco di una settimana, mentre chi è assunto da qualche altra parte necessita dei tempi tecnici per il preavviso.

Il focolaio di Venezia ha messo ko 4 operatori del Suem, tra cui due piloti delle idroambula­nze, categoria non facile da reperire sul mercato. Per colmare il periodo di quarantena dovrebbe arrivare in soccorso un autista di terra che ha anche la patente nautica e un paio della Croce Verde. Ai medici dell’ospedale sono arrivate le mascherine, mentre a ciascuno dei loro 350 colleghi di medicina generale, che sono in prima linea, lunedì dovrebbe arrivare un kit con 10 mascherine filtranti, altrettant­i camici, 2 paia di occhiali e guanti. Intanto ieri il dottor Paolo Pinosio, medico di base di Carpenedo che si era messo in isolamento dopo che un suo paziente era risultato positivo, ha avuto l’esito del tampone eseguito su di lui, che è invece negativo.

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In alto la sanificazi­one di una delle zone davanti alla stazione di Santa Lucia. E c’è anche chi cerca di sdrammatiz­zare offrendo il «vaccino drink» (foto Vision)
Venezia non si ferma In alto la sanificazi­one di una delle zone davanti alla stazione di Santa Lucia. E c’è anche chi cerca di sdrammatiz­zare offrendo il «vaccino drink» (foto Vision)

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