Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Niente Baratta nel cda entra la «francese» Ferrazzi
L’altroieri il tono amaro tradiva la consapevolezza della fine di un’epoca. Ieri la conferma è arrivata da Roma: il ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini ha nominato Claudia Ferrazzi come rappresentante del Mibact nel consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia. «Auguro buon lavoro a Claudia Ferrazzi per questo nuovo e appassionante impegno che sono sicuro porterà avanti con entusiasmo e professionalità», ha detto il ministro. Tramontano così le ultime speranze di vedere nel cda della Biennale l’uomo che l’aveva guidata per vent’anni, Paolo Baratta, che così esce di scena. In attesa che la nomina del suo successore, Roberto Cicutto, riceva il timbro dell’ufficialità dalla Corte dei conti, la prossima settimana, in consiglio siederà una donna con un curriculum d’altissimo profilo: laureata in Relazioni pubbliche - Scienze politiche a Milano, master in Politica europea all’Université Libre di Bruxelles e allieva dell’Ecole Nationale d’Administration, Ferrazzi inizia la sua carriera nel 2001 in Telecom Italia, dove si specializza in affari europei e in diritto della concorrenza. Poi, l’esperienza in Francia: prima nel ministero delle Finanze, quindi al Louvre. Nel 2016 è nel team di Emmanuel Macron per il quale sviluppa una parte del programma di politica culturale e audiovisiva, poi a Milano come direttrice del marketing metropolitano per il sindaco Beppe Sala. Dopo le presidenziali francesi (maggio 2017), è richiamata in Francia da Emmanuel Macron per essere consigliera per la cultura e l’audiovisivo, ruolo che copre fino al dicembre 2019. All’inizio del 2020, fonda Viarte. L’art pour diriger autrement per portare creatività, arte e cultura nelle imprese. ( s. d’a.)