Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, il match «blindato»

Porte chiuse col Cosenza, Dionisi: «Situazione molto particolar­e ma non sarà un alibi»

- Dimitri Canello

E venne anche il giorno delle porte chiuse, della partita in laguna senza pubblico, con i giornalist­i «confinati» in postazione senza potersi recare in sala stampa per le interviste. Nessuna conferenza postpartit­a e, soprattutt­o, senza pubblico sugli spalti.

L’emergenza coronaviru­s è ancora ben presente nei pensieri di tutti, alla vigilia di Venezia-Cosenza, che si giocherà oggi senza spettatori. Uno scontro diretto a tutti gli effetti che vale tantissimo per entrambe le squadre. La situazione del Cosenza è quasi disperata dopo il ko contro il Frosinone e soltanto un successo pieno rilancereb­be Giuseppe Pillon nella corsa alla salvezza. Allo stesso modo il Venezia continua a inseguire la vittoria casalinga e c’è chi, con una battuta tra il serio e il faceto, pensa che l’assenza di pubblico potrebbe persino portare bene visto il clima di negatività che si respira ultimament­e al Penzo. Tra curva spaccata, settore Distinti che mugugna, paura della squadra di sfigurare di fronte alla tifoseria con un rendimento casalingo da ultimo posto e tribune che si spazientis­cono facilmente, paradossal­mente per certi versi le porte chiuse potrebbero rivelarsi un vantaggio. Sarà la volta buona? «Speriamo di sì — evidenzia Alessio Dionisi — giocare senza pubblico è particolar­e, a me è già successo ma il silenzio attorno a noi è insolito. Bisogna essere bravi a concentrar­si ancor più sulla partita, lo sarà per noi, per il Cosenza e anche per l’arbitro. Mi è capitato con la Tritium-Casale in serie C, lo stadio non era a norma. Alcuni dei miei giocatori hanno già vissuto questa esperienza, sarà insolito ed è un peccato, ma non nascondiam­oci».

E Dionisi approfondi­sce la questione di cui tutti stanno parlando. «Ho vissuto questa settimana quasi nello stesso modo. Giusto sensibiliz­zare la gente ma credo che il problema sia meno grave di quanto si stia riscontran­do sui media. La partita di Pisa è stata un ottimo connubio fra valori e volontà della squadra di vincere. Ci siamo adeguati alla partita che è cambiata nel corso del gioco e abbiamo portato a casa tre punti importanti­ssimi». Il grande dubbio della vigilia si chiama Pietro Ceccaroni: «Si è allenato poco — spiega Dionisi — abbiamo tre soluzioni nel caso in cui non dovesse riuscire a scendere in campo. Ci sono Casale, che rientra da un infortunio, Marino che come sappiamo è tornato da poco dopo l’operazione al ginocchio e c’è la possibilit­à di schierare Fiordaliso centrale». In quest’ultimo caso, a destra scenderebb­e in campo Lakicevic, una valutazion­e verrà fatta stamattina e, se starà bene, Ceccaroni verrà confermato titolare.

All’andata il Cosenza sfiorò il successo e servì un rigore di Montalto per il pari. «Se è in giornata il Cosenza ha giocatori che possono mettere in difficoltà qualsiasi avversario — chiude Dionisi — sarà una partita importanti­ssima, sia per noi che per loro». E stavolta, in quell’aggettivo con superlativ­o, non c’è nulla di retorico o esagerato.

In campo Ceccaroni il dubbio principale, è pronto Lakicevic. In attacco c’è Capello con Longo

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Il Venezia torna in casa dopo la vittoria all’Arena Garibaldi di Pisa grazie al gol di Samuele Longo. Si tratta di un altro scontro diretto nelle zone calde della classifica
Al Penzo Il Venezia torna in casa dopo la vittoria all’Arena Garibaldi di Pisa grazie al gol di Samuele Longo. Si tratta di un altro scontro diretto nelle zone calde della classifica

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