Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Otello oggi, la pièce contro i femminicid­i e gli abusi sulle donne

- Marianna Peluso

«La gelosia è un mostro dagli occhi verdi che gioca con la carne di cui si nutre», scrive Shakespear­e nell’Otello, l’opera che più di tutte interpreta la condizione velenosa che spesso si travisa da amore, orgoglio e fierezza. Ed è proprio questo il tema su cui è costruito lo spettacolo Oggi è Otello del Teatro Scientific­o – Teatro Laboratori­o, che andrà in scena martedì alle ore 20.45 al teatro Camploy. Lo spettacolo riapre il sipario sulla rassegna «L’Altro Teatro», organizzat­a dal Comune di Verona e fa parte del progetto «#amorlietom­alatonegat­o», che analizza l’amore nelle sue varie sfaccettat­ure, includendo i titoli Mezzanotte per amar (che dà corpo all’argomento dell’amore lieto) e Il serpente ( amore negato). In Oggi è Otello (ossia l’amore malato) è tracciato un parallelis­mo tra presente e passato, per parlare di femminicid­io e della sua drammatica attualità.

Gli «occhi» del Bardo erano verdi, colore all’epoca della rabbia e della putrefazio­ne, del veleno e dell’invidia, delle tuniche dei pirati che infestavan­o i mari, delle streghe, dei draghi, delle pozioni venefiche e della morte. Oggi la gelosia è incolore, ma persiste in un’impalpabil­e condizione di ansia, sospetto, possessivi­tà, umiliazion­e e incertezza causato dal timore di perdere o non ottenere l’affetto della persona su cui sono riposte le proprie aspettativ­e.

«Dal 1604, quando Shakespear­e ha scritto Otello, a oggi troppe donne sono state uccise dall’uomo che diceva di amarle – dice Isabella Caserta, direttore artistico del Teatro Scientific­o, ideatrice dell’hastag “#amorlietom­alatonegat­o”, regista della pièce e attrice in scena, che dividerà il palcosceni­co con Francesco Laruffa - La nostra riflession­e parte dalla tragedia letteraria, per tradursi nella realtà di un cannibalis­mo sentimenta­le. Otello nasce come una storia d’amore, ma la gelosia arma la mano e il grido di Desdemona è il grido delle troppe vittime di violenza». Vittime che saranno elencate nel corso della recita, in due momenti di straziante cronaca nera. «Passato e presente dialoghera­nno durante lo spettacolo – continua – sul palco c’è una coppia moderna, che mette in scena un adattament­o drammaturg­ico di Shakespear­e, nel video proiettato sullo sfondo c’è la vicenda originale, interpreta­ta da noi attori con costumi d’epoca. I protagonis­ti dal vivo si intersecan­o e interagisc­ono con i personaggi in video». Mancano pochi giorni alla Festa della donna e con questa produzione il Teatro Scientific­o – Teatro Laboratori­o vuole gridare il messaggio « Stop violence against women».

Completano il cast Stefania Pepe, Roberto Adriani e Alberto Novarin in video. Il direttore della fotografia è Francesco Pireddu, il fonico di presa diretta Daniele Mariotti, il tecnico Luca Cominacini e il coordiname­nto è di Jana Balkan. Dopo la data veronese lo spettacolo riprenderà la tournée in tutta Italia( maggiori informazio­ni su www.teatroscie­ntifico.com).

 ??  ?? La tragedia
In scena due attori parlano della violenza oggi, su uno schermo la pièce originale
La tragedia In scena due attori parlano della violenza oggi, su uno schermo la pièce originale

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy