Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’ex boutique riapre dopo dieci anni

Ora vende vernici per le barche. Quelle vetrine a «occhio» simbolo di Mestre

- Giacomo Costa

VENEZIA Lei l’ha gestita per 40 anni, da 1964 al 2004. Poi la Junior Boutique è divenuta una bottega cinese, quindi un’agenzia immobiliar­e, restando chiusa negli ultimi dieci anni. Ora però il negozio di via Mestrina 60d, con le sue caratteris­tiche vetrine a «occhio», riapre con la storica proprietar­ia Nicoletta Guerrieri: e venderà vernici e altro materiale per le barche, in particolar­e per quei mestrini «orfani» del negozio Angeloni, chiuso da alcuni mesi.

Per alcuni sono «le vetrine

MESTRE più belle di Mestre». Di certo sono tra le più difficili, talmente complicate da gestire da essere rimaste spente per quasi dieci anni. Da lunedì, invece, i due «occhi» di via Mestrina si sono riaperti: il negozio al civico 60d – un

unicum architetto­nico, tutto ferro grigi oscuro e curve ellittiche–ha riaperto i battenti, con merce diversa ma gli stessi, storici proprietar­i. « Nuovi? No, siamo quelli vecchi !- risponder idendo Nicoletta Guerrieri, dietro al bancone coperto di vernici e tessuti cerati - Siamo i proprietar­i dei muri, gli stessi che dal 1964 al 2004 gestivano qui la Junior Boutique». Quarant’anni di vestiti, borse e cappelli, per un’idea di negozio che ormai non esiste più: «Una volta al centro c’era un divano, era stato disegnato così perché si pensava a un posto dove prendere un caffé, provare un abito e stare in compagnia».

Il divano non c’è più, quello spirito conviviale non è sopravviss­uto allo shopping mordi e fuggi, alla concorrenz­a delle gallerie commercial­i prima e degli acquisti online poi, e d’altronde lo stesso negozio oggi ha deciso di appoggiars­i a un’altra clientela per la sua rinascita: l’idea è quella di riallaccia­re l’asse che dagli ormeggi del canal Salso arrivava fino alla vecchia bottega Angeloni, in galleria Teatro Vecchio: «Senza più quel punto vendita tutti i mestrini con la barca non sanno più dove recuperare vernici, teli, prodotti antivegeta­tivi - spiega - Noi abbiamo una linea diretta e possiamo far arrivare qualsiasi cosa in mezza giornata, anche trattiamo quasi solo prodotti di aziende locali. E ci risparmiam­o anche il problema del maga z z ino » . Un vantaggio non da poco, considerat­a la vastità di campionari­o del settore.

Negli ultimi 16 anni Guerrieri aveva provato ad affittare i locali, p r ima a u n a boutique cinese, poi a un’agenzia immobiliar­e: «Il p r imo a v e v a pannellato tutti gli interni, la seconda aveva ricoperto il pavimento. Noi abbiamo ritirato fuori la struttura originale, il calpestio in lavagna verde, il ferro e il legno curvo». Linee insolite non semplici da «domare» e inoltre, nell’era della massima esposizion­e possibile, una vetrina che mostra appena una piccola porzione di sé stessa sembra un controsens­o. I due «occhi» restano però uno dei simboli di Mestre, come dimostra la curiosità che ha subito travolto il negozio appena ha riacceso le luci: «Tutti si fermano, almeno per una curiosità iniziale - conclude Guerrieri - Avremmo anche voluto organizzar­e un’inaugurazi­one vera e propria, ma le disposizio­ni sul coronaviru­s ce lo hanno impedito, almeno per il momento». Il passaparol­a, però, sta facendo la sua parte. Anche in assenza del vecchio divano.

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Nicoletta Guerrieri (foto
sotto) per 40 anni ha gestito la boutique in via Mestrina, fino al 2004. Ora riparte con un nuovo progetto (Foto Errebi)
Nuova vita Nicoletta Guerrieri (foto sotto) per 40 anni ha gestito la boutique in via Mestrina, fino al 2004. Ora riparte con un nuovo progetto (Foto Errebi)

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