Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Brugnaro: «Servizi pubblici aperti, chi ha fifa è inadatto» Ed è polemica

- M.Ri.

L’incontro di tutti i sindaci della Città metropolit­ana nella sede di via Hermada, guidato dal primo cittadino dell’ex Provincia Luigi Brugnaro

Affrontare l’emergenza sanitaria ma anche quella economica facendo squadra e lavorando coordinati. E’ questo il messaggio lanciato dal sindaco metropolit­ano Luigi Brugnaro che ieri ha incontrato i primi cittadini dei 43 comuni della Città metropolit­ana. «Mi assumo la responsabi­lità di creare con la nostra struttura metropolit­ana una cabina di regia periodica per coordinare le domande e creare un tavolo di monitoragg­io della situazione socio-economica» ha detto Brugnaro che, affiancato dal prefetto Vittorio Zappalorto, ha ribadito più volte che Venezia è una città viva e che non può fermarsi perché poi sarebbe più difficile ripartire. «I servizi pubblici devono assolutame­nte continuare, non c’è nessuna scusa per esimersi dalla propria attività lavorativa nel servizio pubblico – ha aggiunto – se qualcuno inizia a dire “io ho paura e sto a casa perché ne ho diritto”, allora poi ne ha diritto anche l’autista del bus o dell’ambulanza.

Non c’è nessun motivo logico, soltanto la paura: ma allora non sei adatto a lavorare nel pubblico». Parole forse indirizzat­e alle richieste della Cgil che ieri è tornata a chiedere l’attuazione di politiche di smart working. «Sul tema abbiamo registrato l’ennesima chiusura dell’amministra­zione» sottolinea infatti il segretario Daniele Giordano che aggiunge: «invece di ringraziar­e i lavoratori che stanno portando avanti i servizi, il sindaco dimostra ancora una volta il disprezzo per loro. L’unico inadatto al ruolo che ricopre è proprio lui».

L’incontro ha visto emergere obiettivi e preoccupaz­ioni comuni, a partire da quelle espresse sul turismo e sull’imminente stagione estiva, «che non c’è dubbio è compromess­a» ha detto il sindaco di Venezia. Proprio per questo è necessario un piano di ammortizza­tori sociali che tuteli anche i lavoratori stagionali, come evidenziat­o da diversi sindaci del litorale tra cui quello di Jesolo Valerio Zoggia. «Propongo a Venezia di sospendere la tassa d’ingresso in questo momento di estrema difficoltà». Richiesta che verrà vagliata da Brugnaro che, in chiusura, ha aggiunto che per affrontare l’emergenza il governo dovrebbero prevedere «un provvedime­nto economico da 50 miliardi». Una misura necessaria per la protezione sociale, per far ripartire l’economia nazionale e anche quella veneziana che comunque non si ferma. «La Biennale ha annunciato che verrà spostata a fine agosto – ha chiosato Brugnaro - Noi, invece, confermiam­o il Salone nautico all’Arsenale dal 3 al 7 giugno mentre le sale del Casinò riaprirann­o venerdì 6 marzo».

Jesolo chiede a Venezia di togliere la tassa di sbarco. Cabina di regia unica

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L’appello

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