Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Consiglio comunale a porte chiuse e a scranni alternati
Seduta confermata, ma con precauzioni. Pellicani (Pd): solo per portare a casa delibere elettorali
VENEZIA Uno scranno sì e uno no, mentre pubblico e stampa saranno relegati al piano terra, ammesso che arrivino prima dell’esaurimento dei posti. Il consiglio comunale di oggi – preceduto un’ora prima da una seduta di commissione consiliare – si svolgerà all’ombra del coronavirus con particolari accortezze. Come prima misura di sicurezza, Ca’ Farsetti ha raccomandato a tutti i consiglieri che avessero avuto sintomi influenzali negli ultimi dodici giorni di stare a casa; lo stesso personale di supporto sarà presente in aula in forze ridotte, mentre i consiglieri e i tecnici dovranno prendere posto ad almeno un metro l’uno dall’altro.
Verrà persino cambiata la routine delle tessere di presenza, indispensabili per attivare i microfoni dei banchi: saranno disponibili sul tavolo della segreteria e andranno lasciate poi negli scranni, per ridurre al minimo ogni contatto. Il pubblico dovrà accontentarsi di seguire la diretta streaming proiettata in androne, così come i giornalisti (fanno eccezione un fotografo alla volta e i primi firmatari di eventuali petizioni all’ordine del giorno), ma anche qui non ci si potrà ammassare e sarà cura dei vigili contingentare l’accesso. « Una scelta senza senso - contesta Nicola Pellicani (Pd) - in un momento in molte città d’Italia si decide per prudenza di congelare tutte le attività, a Venezia si vuole per forza continuare pur di portare a casa una manciata di delibere in tempo per le elezioni imminenti».
Una delle partite da chiudere con più urgenza è quella sull’adeguamento energetico delle scuole comunali: Ca’ Farsetti ha fretta di aggiornare l’elenco delle schede del piano d’azione per l’energia sostenibile in modo da poter partecipare all’assegnazione attraverso la Regione di fondi europei, motivo per cui ha convocato una commissione ieri mattina e discuterà la cosa già oggi, nonostante la perplessità delle opposizioni, che hanno avuto pochissimo tempo per presentare eventuali emendamenti. «Si tratta di un intervento su solai e serramenti da 1,5 milioni - ha spiegato l’assessore all’Ambiente Massimiliano De Martin - che però permetterà di risparmiare fino a 320 tonnellate di Co2 l’anno e che ci avvicin e r à a l l ’ o b b i e t t i vo d i abbattere le emissioni del 30 per cento entro il 2030».
Energia Si discute il piano di adeguamento energetico delle scuole