Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Fincantier­i chiude per 14 giorni Save, mille in cassa integrazio­ne

Niente crociere, stop in Vtp. Si ferma anche la terza corsia. San Benedetto resiste

- A. R. T. – A. Zo. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA Alla fine, dopo le polemiche dei giorni scorsi, ha deciso di chiudere per due settimane: da lunedì e fino al 29 marzo, Fincantier­i ha sospeso tutte le attività produttive nei siti italiani, tra cui ovviamente quello di Marghera, con ricorso alle ferie collettive, anticipate rispetto al godimento nel consueto periodo estivo. Lo stop dei trasporti ha invece spinto il gruppo Save ad avviare la cassa integrazio­ne per oltre mille dipendenti degli aeroporti di Venezia e Treviso e della security, mentre anche Vtp chiuderà fino al 3 aprile, visto che le previste navi da crociera non arriverann­o più.

Per il traffico aereo il bollettino di ieri è stato drammatico: meno 96 per cento di passeggeri a Venezia (appena una trentina di voli), meno 97 a Treviso e meno 92 a Verona, rispetto allo stesso giorno di un anno fa. Praticamen­te nessuno vola più e il ministro delle Infrastrut­ture Paola De Micheli ha stabilito di razionaliz­zare gli aeroporti: da domani in Veneto resta aperto solo il Marco Polo, mentre chiudono fino al 25 marzo sia il Canova che il Catullo. E così il gestore Save, ma anche le partecipat­e AerTre (Treviso) e Triveneto Sicurezza hanno firmato con i sindacati, presso la sede di Confindust­ria, la cassa integrazio­ne per le tre società. Si spera che la crisi duri poche settimane, ma Save ha chiesto la cassa integrazio­ne «in via prudenzial­e» per 12 mesi. «E’ una prova durissima - sottolinea il presidente Enrico Marchi - ma superata l’emergenza, dovremo essere pronti per ripartire a pieno regime, con determinaz­ione e tenacia».

I porti di Venezia e Chioggia

Marchi E’ una prova dura, superata l’emergenza dobbiamo essere pronti a ripartire con tenacia

restano aperti per far transitare le merci, ma chiude invece da lunedì fino al 3 aprile Vtp, la società di gestione del terminal crociere lagunare. salvo i servizi minimi di legge. I dipendenti sono stati per ora invitati a usare ferie e permessi, ma non si esclude la cassa integrazio­ne. «A preoccupar­e è l’incertezza sul futuro della crocierist­ica a Venezia e nel Mediterran­eo - dice il presidente Fabrizio Spagna - Al momento non siamo in grado di avere visibilità chiara sui calendari nave dei prossimi mesi». A Venezia dovevano arrivare le prime navi a fine mese, ma ovviamente salteranno: Costa Crociere aveva già annunciato lo stop in Italia e ieri lo ha esteso a tutto il mondo fino al 3 aprile (resta invece confermata, per ora, la partenza da Venezia della Luminosa il 5 aprile); anche Viking Sky ha sospeso le rotte fino al 30 aprile (doveva partire l’1 dalla Marittima).

La chiusura di Fincantier­i è arrivata dopo che a Marghera ieri l’85 per cento degli oltre 4 mila lavoratori aveva aderito allo sciopero di 8 ore proclamato dai sindacati. Secondo Fiom-Cgil e Fim-Cisl a incrociare le braccia non sono stati solo i dipendenti diretti, ma anche quelli delle imprese in subappalto. La tensione ha però portato anche a una frattura

In ferie Polemiche sull’uso delle ferie: le sigle chiedono ammortizza­tori sociali

tra Fiom, Fim e Uilm: quest’ultima è stata accusata per aver sottoscrit­to un accordo a livello nazionale con l’azienda sullo stop con utilizzo delle ferie, mentre Fim e Fiom chiedevano il ricorso agli ammortizza­tori sociali.

Situazioni di difficoltà anche in altri settori. Autovie Venete ha annunciato ieri la sospension­e da lunedì dei cantieri della terza corsia. «Il materiale di fatto non arriva più – spiega il direttore operativo Enrico Razzini – Le maestranze hanno una situazione psicologic­amente difficile, la maggior parte proviene da Veneto, Lombardia e dal Sud e desiderano rientrare a casa». Si fermeranno anche le attività di Punta Conterie, con la mostra «Vetro e disegno» nelle sale di InGalleria sospesa fino al 3 aprile. Vetri Restaurant, Vetri Bistrot, Vetri Café, InGalleria Shop e Fioraio saranno chiusi fino al 25 marzo. Si tiene invece duro alla San Benedetto di Scorzè. «L’attenzione è molto alta e l’azienda sta adottando tutte le misure possibili per garantire la sicurezza dei lavoratori - spiega il segretario Fai Cisl di Venezia Stefano Stocco - Oltre 200 dipendenti lavorano in modalità smart e tutti i trasportat­ori esterni vengono sottoposti a un’intervista per assicurars­i che non siano entrati in contatto con soggetti a rischio». Modalità rigorose anche per altre grandi aziende tra cui il pastificio Voltan di Olmo e la casa vinicola Botter. Tante aziende più piccole sono state costrette a fermarsi e chiedere accesso al Fondo di solidariet­à bilaterale per l’artigianat­o.

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