Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Svolta green, Zignago Vetro aumenta utili e dividendi
VENEZIA Le bevande e gli alimenti contenuti nel vetro piacciono in Italia e in Europa e così pure le tematiche ambientali in chiave «plastic free» hanno contribuito a trainare i conti del 2019 per Zignago Vetro. La società di Fossalta di Portogruaro ha chiuso infatti l’esercizio con una crescita di tutti gli indicatori fondamentali, tanto da poter proporre alla prossima assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,422 euro per azione, cioè più ricco del 17,2% rispetto allo scorso anno e con un pay out intorno al 70%. Anche i mercati mondiali della profumeria hanno avuto comunque un andamento generalmente positivo, grazie in particolare alla domanda proveniente da America ed Asia, anche se le fasce di prodotto più qualificate sono state caratterizzate da rallentamenti dovuti ai livelli di stock nella filiera
distributiva. Nella cosmetica la domanda è stata sostenuta soprattutto dai Paesi Emergenti, ad eccezione del mercato dei contenitori per smalti, che resta ancora debole, seppur con prospettive di ripresa. Nel dettaglio del bilancio 2019, le vendite hanno raggiunto i 420,5 milioni (+11,7%), per il 35,5% riferibili alle esportazioni che crescono così dell’1,7% sull’esercizio 2018. In crescita di 13,2 punti anche l’Ebitda, a 118,1 milioni, per un utile netto che raggiunge alla fine i 53,1 milioni, in accelerazione del 17,8% sull’anno prima. Iniziato il 2020 secondo le attese e «sulla base delle informazioni disponibili – rileva l’amministratore delegato, Paolo Giacobbo - si ritiene prevedibile che anche nei prossimi mesi dell’esercizio la domanda nei vari settori in cui opera il gruppo possa mantenersi su buoni livelli, salvo il manifestarsi di impatti, di entità e durata attualmente imprevedibile, derivanti dai recenti avvenimenti socio-sanitari che coinvolgono il contesto globale». Il coronavirus, del resto, potrebbe condizionare anche la data per lo svolgimento dell’assemblea, per ora indicata per il 28 aprile. Per questo il cda ha conferito al presidente il potere di convocare l’incontro fra gli azionisti in eventuali date successive.