Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Da Rossini ad Arvo Part Gli ascolti e i classici secondo i Solisti Veneti
«La
musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c’è fuori», scriveva Johann Sebastian Bach. Così, in questi giorni di responsabile isolamento, anche l’Orchestra de I Solisti Veneti ha voluto consigliare, in attesa di un ritorno alla musica dal vivo, alcuni precisi ascolti per passare al meglio queste giornate a casa. Il direttore d’orchestra Giuliano Carella propone così «tre consigli di ascolto in questi giorni di forzato riposo» iniziando da Gioachino Rossini. «Per ritrovare il giusto spirito e quell’indispensabile senso di elegante ironia che ci deve sempre accompagnare» suggerisce di riascoltare « L’Italiana in Algeri nella storica e stupenda versione di Marylin Horne diretta da Claudio Scimone». Il secondo invito di Carella, tenendo presente l’anniversario dei 250 anni dalla morte, riguarda il compositore Giuseppe Tartini, «amatissimo da Claudio Scimone e che tanta importanza avrà nell’attività dei Solisti Veneti del prossimo Veneto Festival». Il consiglio è quello di riascoltare «il magnifico Concerto D96, che chiude con uno dei più bei movimenti lenti che io conosca». Infine, per «trovare dentro di noi la forza della speranza e della fede» l’ultimo suggerimento riguarda il compositore estone «Arvo Part e le sue ‘Silouan’s Songs per Archi». «La sua musica conforta l’anima con la vicinanza del divino», sottolinea il maestro.