Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Lavoro da casa per oltre 1900 comunali Critiche sui controlli

- F. B.

Se si escludono gli agenti della polizia locale i dipendenti presenti nelle sedi comunali saranno 283, nemmeno il tredici per cento. Tutti gli altri (il 65 per cento) lavorerann­o in smart working (praticamen­te in telelavoro da casa) o saranno assenti per chiusura dei servizi (22,5). Parte oggi la rivoluzion­e di Ca’ Farsetti dopo il nuovo decreto del presidente del Consiglio che invita pubblico e privato a ridurre gli spostament­i dei lavoratori. «Teniamo i motori accesi per garantire i servizi essenziali alla cittadinan­za e la gestione dell’emergenza, ma soprattutt­o, per essere pronti a ripartire a pieno regime quando questa fase emergenzia­le finirà», sottolinea l’assessore al Personale Paolo Romor. Più di 1.900 dipendenti dei 2700 complessiv­i non si muoveranno più quotidiana­mente da casa, garantendo i servizi al cittadino. Quasi 500 sono quelli che per disposizio­ni nazionali non sono già operativi in sede (come i servizi educativi, bibliotech­e, servizio ispettivo Casinò), mentre oltre 1.450 lavorerann­o da oggi in smartworki­ng. Per tutti i 173 progetti specifici elaborati in questi ultimi giorni è prevista la rendiconta­zione dell’attività svolta da parte del dipendente e il monitoragg­io costante dei loro responsabi­li. «Questa è l’occasione per rafforzare il lavoro su obiettivi, sul raggiungim­ento di risultati e sulla consapevol­ezza dell’attività svolta, in un momento di assoluta straordina­rietà per l’intero comparto pubblico, rispettand­o il principio della trasparenz­a ai cittadini», precisa l’assessore Romor. La critica sui controlli arriva dal sindacato Diccap: «Non servono giustifica­tivi, l’attività a casa dei dipendenti è facilmente verificabi­le — l’attacco all’amministra­zione — Il Comune parte tardi con lo smart working, il lavoro a distanza dovrebbe coinvolger­e sempre il 10 per cento dei lavoratori. Invitiamo i dipendenti a segnalare tutti i disservizi che incontrano». Rimangono circa ottocento dipendenti la cui presenza fisica nelle sedi è essenziale: polizia locale, protezione civile, segreterie, sociale, anagrafe, stato civile, protocollo, oltre alle strutture dirigenzia­li e i funzionari che hanno lavorato anche durante il weekend per permettere l’avvio della nuova organizzaz­ione «smart». Molti servizi (62) poi possono essere fatti attraverso il portale del Comune on line, come le iscrizioni degli asili nido o i certificat­i anagrafici attraverso il touchpoint di Dime che nel solo mese di marzo ha erogato automatica­mente 628 certificat­i.

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