Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
H-Farm, l’emergenza virus impone un nuovo stop al cantiere del Campus
TREVISO ( g. f.) Due anni fa a bloccare il progetto fu la Commissione Via regionale. Oggi con un anno di ritardo e il fiato sul collo delle scadenze finanziarie, a imporre un nuovo stop al mega cantiere per realizzare il Campus di HFarm, che dovrà esser pronto per settembre, è il Coronavirus. Più precisamente, il decreto di domenica che ferma le attività produttive non indispensabili, fra le quali può rientrare senza troppi ripensamenti la costruzione di una scuola privata. Posata la prima pietra il 17 settembre, sui 51 ettari affidati all’impresa trevigiana Carron si alzarono in poche ore una quindicina di gru per edificare 30 mila metri quadrati coperti divisi in 13 edifici destinati a diventare le strutture necessarie al funzionamento di un polo culturale in grado di ospitare 1.500 studenti dai sei ai 26 anni. Un investimento da 101 milioni di euro affidato alla società veicolo Ca’ Tron H-Campus (un fondo immobiliare non speculativo) di cui Cattolica Assicurazioni detiene il 56%, accompagnata da un 40% di Cassa depositi e prestiti e da un 4% di Ca’ Tron Real Estate, direttamente riconducibile a Riccardo Donadon, fondatore di H-Farm.
Il primo stop aveva già avuto contraccolpi sui conti, con una perdita di 5,1 milioni nei primi sei mesi 2019 e la ricapitalizzazione da 8 milioni di dicembre. Ora, dopo il favore di un inverno asciutto, il nuovo stop. Senza panico, tuttavia, negli ambienti di H-Farm. I tempi dell’impresa sarebbero stati calcolati tenendo conto di un mese-cuscinetto per sempre possibili imprevisti.