Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sequestrate le mascherine in partenza per la Grecia
Le disposizioni della Protezione civile – che da oltre un mese combatte una «guerra» sulle mascherine e sugli altri dispositivi di protezione individuale, di cui c’è grande carenza sia nelle strutture sanitarie che tra la popolazione – sono chiare: dall’Italia, finché resta l’emergenza per il coronavirus, non ne può uscire nemmeno uno, salvo autorizzazioni da Roma. E così, quando la Guardia di Finanza che opera al Porto ha scoperto nella giornata di sabato quel carico di 7 mila mascherine di vario tipo (sia chirurgiche che anche le famose fpp2 e fpp3, molto più performanti) è scattato immediato il sequestro, con l’accordo del pm di turno
Patrizia Ciccarese. Le mascherine erano quelle prodotte da un’azienda milanese, che peraltro si trova proprio nell’epicentro del contagio, ed erano dirette in Grecia su un traghetto in partenza dal terminal di Fusina. Difficile capire per quale motivo l’azienda avesse deciso di spedirle lì, vista la grandissima richiesta di presidi di difesa che c’è attualmente in tutta Italia e soprattutto nelle regioni del Nord. I militari guidati dal tenente colonnello Matteo Zezza hanno messo i sigilli al carico illegittimo e si sta cercando di capire se è possibile consegnarlo direttamente alla Protezione civile per gli utilizzi urgenti. (a. zo.)