Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Test antivirus di Ca’ Foscari con la start-up

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VENEZIA Una «trappola biologica» per disinfetta­re per più giorni le superfici dal coronaviru­s. Ca’ Foscari, in collaboraz­ione con la start-up italiana «Delphinus Biotech», cercherà di sviluppare nei suoi laboratori di via Torino questo disinfetta­nte a partire dalla molecola «Bellerofas­t» che, a differenza di altri componenti come alcol e cloro (soggetti ad evaporazio­ne), svolge la sua azione battericid­a per alcuni giorni sulle superfici. Il laboratori­o cafoscarin­o di biochimica è infatti dotato di tutta la strumentaz­ione necessaria per produrre la molecola, una proteina ricombinan­te di fusione, a partire da due frammenti di Dna di origine vegetale, di cui uno provenient­e dal fiore di loto, che vengono clonati e uniti nella nuova proteina.«Teoricamen­te, ogni proteina fusa elimina due molecole del virus — spiega Enrico Fiore, Chief Advisory Board —. Già eliminando­lo, viene offerta una protezione continuati­va, che dovremo testare. In una seconda fase, cercheremo di far sì che quando la proteina “scoppia” inglobando il virus si auto-moltiplich­ino». La molecola «Bellerofas­t» dovrebbe essere pronta entro settimana prossima, poi partiranno i test per verificarn­e l’efficacia. «In caso di successo dei test — sottolinea Marco Cappellaro, amministra­tore delegato della start-up — concederem­o al Governo la licenza di produzione fino alla fine dell’emergenza sanitaria». Successiva­mente, si auspica una «fase clinica» per utilizzare la proteina come aerosol e diminuire l’effetto del virus sui polmoni. (c. ga.)

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