Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Ospitate gli studenti nei b&b vuoti»

Venezia, la proposta dello Iuav: un patto per sei mesi. L’apertura dell’Abbav

- Monica Zicchiero

VENEZIA Trentamila posti letto vuoti per mesi. Le strutture extra-alberghier­e come b&b, affittacam­ere, case turistiche dopo l’emergenza sanitaria rischiano di restare sfitti a lungo. Perché, allora, non darli in affitto agli studenti universita­ri, spesso costretti a fare i pendolari anche da lontano perché non trovano case abbordabil­i? La proposta arriva dallo Iuav, con il rettore Alberto Ferlenga, che ipotizza un periodo di sei mesi. E l’associazio­ne Abbav apre al dialogo.

VENEZIA C’è il ritorno di fiamma per il racconto di paure, indifferen­ze e disperazio­ni scatenati dal flagello che parte per caso dalla scoperta del dottor Bernard Rieux di un topo morto sul pianerotto­lo raccontato ne «La peste» da Albert Camus. E la riscoperta di «Spillover» che racconta il salto di specie di un virus trasmesso da un pipistrell­o, non una profezia ma una previsione fatta connettend­o ricerche e dati scientific­i. Sono due dei titoli più venduti a Venezia e Mestre dall’inizio del «lock down», pagine che aiutano a leggere la dinamica sociale o quella del salto di specie («spillover») dell’epidemia. Eppure i best seller della quarantena sono i libri per bambini e ragazzi: nuovi classici firmati da Roald Dahl o Bianca Pitzorno, cartonati per i più piccoli, fiabe dei Grimm, Pinocchio, ultime uscite. Di tutto, anzi di più. Ne consegnano a domicilio a decine i librai Claudio Moretti della libreria Marco Polo (Santa Margherita e Giudecca) e Giovanni Pelizzato della Toletta a Dorsoduro, che da settimane recapitano i volumi a domicilio. Pacchetti sigillati, il resto già calcolato, la borsa viene lasciata sul pianerotto­lo e il danaro in una busta, calato dalla finestra o lasciato nei pressi del portone. A Mestre la Marco Polo fa arrivare i volumi con spedizione gratuita. Il libro è un genere di prima necessità per chi ha bambini che hanno superato l’età dell’eterna ripetizion­e del racconto preferito perché i ragazzini forzatamen­te chiusi in casa hanno bisogno come in pane di storie nuove. E anche gli adulti. Alla full immersione in storie di epidemia, però, la maggior parte preferisce romanzi. «Grandi classici come Gabriel Garcìa Marquez e Dino Buzzati – elenca Pelizzato – O ultime uscite: va molto bene “I baffi” di Emmanuel Carrère». Anche gialli d’autore («Rien ne va plus» di Antonio Manzini, Sellerio; «La misura dell’uomo» di Marco Malvaldi). E invece i lettori della Marco Polo stanno premiando un saggio tosto come «King Kong Theory» di Virginie Despentes (Fandango), che fino a poco tempo fa la casa editrice dava per esaurito, un crudo, arrabbiato manifesto femminista tradotto in sedici paesi o un’altra autrice tosta come Sandra Cinseros (il suo best seller è «La casa in Mango street»). «In questo momento storico, la narrativa sembra insipida rispetto a ciò che stiamo vivendo – scuote la testa Moretti - Adesso sto leggendo “1947, quando il mondo cambiò senza saperlo” di Elisabeth Åsbrink, che attraverso vicende in tutto il mondo, racconta un anno cruciale e di svolta nel quale si misero le basi del futuro».

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Marco Polo Le consegne porta a porta
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Toletta Le consegne di Pelizzato

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