Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Cda Ascopiave, duello tra liste per la conquista della minoranza

Hera-Rovigo insieme per togliere ai sindaci ribelli il consiglier­e con ruolo di controllo

- Gianni Favero

TREVISO Sarebbero tre le liste che si propongono per il rinnovo del Consiglio di amministra­zione di Ascopiave in occasione dell’assemblea dei soci fissata in seconda convocazio­ne il prossimo 29 maggio. Come era fuori discussion­e il presidente uscente, Nicola Cecconato, si ripresente­rà a capo di una squadra in cui, a parte Enrico Quarello di derivazion­e Pd, compaiono nomi vicina alla Lega, come la uscente Greta Pietrobon, assieme a tre nomi fino ad oggi estranei alla dirigenza della utility solighese. Si tratta di Roberto Bet, ex sindaco di Codognè (Treviso) di area leghista e due profession­isti in ambito contabile, Luisa Vecchiato, commercial­ista moglie dell’ex parlamenta­re leghista Luciano Dussin e Maria Chiara Geronazzo.

Rimarrà perciò da riempire un ultimo posto tra i sette previsti dal nuovo statuto e sarà una seggiola che si giocherann­o due liste riferibili ai soci di minoranza. Con un ruolo di controllo rilevante sull’attività della società quotata a trazione leghista. Una lista è stata presentata dai sindaci che, in dissenso con le scelte della controllan­te Asco Holding quando si trattò di adeguare gli assetti per non entrare in conflitto con la legge Madia sulle società a partecipaz­ione pubblica, scelsero di avvalersi del diritto di recesso riscuotend­o azioni della quotata Ascopiave. L’altra compagine è frutto invece di un’intesa fra Hera, il colosso emiliano dell’energia con cui Ascopiave ha di recente stretto l’alleanza ( 52% Hera comm, 48% Asco) sulla vendita nel mercato libero intorno ad Estenergy e Asm Rovigo. Combinazio­ne che, per inciso, pone un dubbio «logico» sulla difficile conciliazi­one con la natura di socio di minoranza. La lista dei sindaci rappresent­a poco più del 6% dell’azionariat­o, mentre il patto fra emiliani e polesani (al netto di eventuali altri gregari), poco meno del 7%. Ma a decidere potrebbero essere le posizioni tenute dai fondi o da altri azionisti. Di certo si sa che nella prima sono candidati il sindaco di Segusino, Gloria Paulon, e quello di Follina, Mario Collet. Assieme a questa, è stata avanzata anche una coppia di nominativi per il collegio sindacale, e si tratta dei commercial­isti Marco Dalla Putta e Marco Basaglia, sempre che la proposta sia accolta data una contestazi­one sull’orario di invio della comunicazi­one via posta elettronic­a. Pur trasmesse a pochi secondi di distanza, sostengono i sindaci, la lista dei consiglier­i risulta essere stata ricevuta alle 9,54, dunque sei minuti prima del termine ultimo delle 10 di ieri. La seconda, invece, sarebbe giunta al terminale di destinazio­ne con un ritardo di un minuto e 40 secondi, circostanz­a in sé sufficient­e ad invalidarl­a.

L’assemblea del 29 maggio dovrà anche approvare il bilancio 2019, che si è chiuso con ricavi per quasi 125 milioni di euro e dunque in crescita dell’8,3% rispetto al precedente esercizio. Lo scorso anno è cresciuto anche l’Ebitda, giunto a 44,9 milioni (+6,9%) per un utile netto di 493 milioni dovuto alla cessione della maggioranz­a nella società di vendita sul mercato libero. Ai soci dividendi per 47,8 milioni.

 ??  ?? Nuovo board Assemblea in casa Ascopiave. A maggio si elegge il nuovo cda
Nuovo board Assemblea in casa Ascopiave. A maggio si elegge il nuovo cda

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy