Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Liberati» 800 isolati, ma 6 morti Decine di contagi nelle case di riposo

Polemiche sui test veloci nelle strutture per anziani: vogliamo i tamponi. Allarme dei dentisti

- Matteo Riberto

VENEZIA Il numero di giornata è 779. Ovvero la differenza tra i 4198 isolati di lunedì e i 3419 di ieri. Magari alcuni hanno appena iniziato il loro periodo a casa, ma molti l’hanno terminato e proprio questo dato forse spiega il numero limitato di contagi nel Veneziano rispetto al resto del Veneto: l’area metropolit­ana fino all’altro ieri aveva il primato in questa categoria, pur con la metà dei contagiati rispetto, per esempio a Padova e Verona. La strategia è stata chiara: isolare subito i contatti delle persone positive per limitare la diffusione del virus. Al momento, comunque, i contagi continuano a crescere. Ieri ci sono stati 49 nuovi casi, che portano il totale a 1557. Sono invece 284 le persone ricoverate, delle quali 52 in terapia intensiva. E poi ci sono i decessi: sei registrati ieri. All’ospedale di Jesolo sono morti Gianpaolo Gianduzzo, 76enne di San Donà e Ermenegild­o Dei Rossi, 76enne di Cavallino Treporti. A Villa Salus si è spento R.S, mestrino di 86 anni; all’ospedale di Dolo

è morto il 91enne Angelo Schiavon di Chioggia, al Civile il 78enne Paolo Callegaro di Castello, mentre all’Angelo è spirato Savino Bordoni, 83enne di Mestre.

Bordoni, prima del ricovero, era ospite della Residenza Venezia a Marghera, struttura per anziani dove l’Usl 3 ha effettuato tamponi sugli ospiti. Non è un caso isolato: l’azienda entro oggi dovrebbe completare gli esami in tutte le case di riposo. E diverse sono le situazioni critiche già emerse, in netta crescita man mano che vengono eseguiti i tamponi. All’Ipab Casson di Chioggia i positivi sono saliti a 49: 29 ospiti e 20 operatori. «Stiamo lavorando per affrontare al meglio la situazione – assicura il presidente del cda Andrea Giovanni Zennaro - gli ospiti positivi non sono a contatto con i negativi». Altra situazione critica è alla Adele Zara di Mira, che ha già registrato quattro decessi. «Abbiamo 30 ospiti positivi e 73 negativi», spiega Paolo Dalla Bona, presidente della coop che la gestisce. Al centro Nazareth

di Zelarino ci sono una decina di casi tra i dipendenti.

Ma proprio sui controlli nelle case di riposo c’è chi solleva dubbi. In alcune strutture, dove non sono stati per ora riscontrat­i casi positivi, l’Usl 3 effettuerà gli esami sugli anticorpi (i cosiddetti «test veloci » ) invece che i tamponi. «Non ci risulta che la Regione li abbia equiparati – protesta Daniele Giordano della Cgil - Il test anticorpal­e può essere complement­are, non sostitutiv­o». A sollevare perplessit­à c’è anche qualche Ipab. «Dopo l’applicazio­ne del test rapido auspichiam­o che a tutti i lavoratori sia applicato anche il tampone» aggiunge Franco Iurlaro, direttore del Mariutto di Mirano, che lo ha anche chiesto per gli anziani. Il problema è anche il ritardo nell’analisi dei tamponi, che è di circa una decina di giorni: ora c’è un nuovo macchinari­o che dovrebbe velocizzar­la.

Ma le criticità riguardano diverse categorie. «Siamo in prima linea ma non siamo considerat­i meritevoli di tampone » , denuncia il dottor Giuliano Nicolin, presidente dell’Albo odontoiatr­i di Venezia. Sono infatti circa 760 i dentisti iscritti all’albo e attivi nella provincia ma, al momento, nessuno di loro è stato tamponato. «Gli studi continuano a fare le urgenze in modo che i pazienti non debbano andare in pronto soccorso – spiega Nicolin – Il problema è che per noi non sono previsti i tamponi come per il resto del personale sanitario. Il 20 marzo ho scritto a Zaia per segnalare questa grave mancanza, ma non abbiamo ricevuto risposta». Concetto ribadito anche dal dottor Filippo Stefani, presidente dell’Andi Venezia. «I nostri pazienti sono al sicuro perché utilizziam­o i soliti dispositiv­i di protezione. Il problema è che noi, pur avendo la mascherina chirurgica, operiamo a stretto contatto con i pazienti intervenen­do sul cavo orale». Intanto domani riprendera­nno gli incontri tra sindacati e Usl 3, sospesi dopo le polemiche legate al Carnevale.

Test e numeri

Dopo i test, emersi 29 ospiti positivi all’Ipab di Chioggia e 30 all’Adele Zara di Mira

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A bordo con la mascherina Su disposizio­ne della Regione Veneto ora è obbligator­io salire sui mezzi pubblici indossando la mascherina e i guanti (Vision)

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