Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Hiref raddoppia e fa assunzioni «Sanificazi­one, record di ordini»

Boom di ordini nella chiusura: sede-bis e 35 assunzioni

- Gianni Favero

PADOVA Nel primo giorno della Fase 2, la Hiref di Tribano inaugura la nuova sede produttiva, che raddoppia quella originaria, e assume 20 dipendenti.

PADOVA Già a inizio gennaio il rappresent­ante a Hong Kong aveva avuto percezione di quel che il Covid-19 avrebbe provocato, di lì a poco, in tutto il mondo e l’aveva riferito ai dirigenti in modo perentorio. Non è stato solo per questo, ma la decisione di HiRef, società di Tribano (Padova) specializz­ata nella climatizza­zione dei Data Center e nella sanificazi­one, è stata senz’altro da questo incoraggia­ta nell’acquistare una nuova sede produttiva da 4.500 metri quadrati accanto a quella principale in cui far lavorare altri 35 addetti, attivata con la riapertura di ieri. A parlarne è il fondatore, Mauro Mantovan, tirando le somme sulla «raccolta record di ordini, giunta proprio durante il blocco».

Per capire, la startup che si occupa esclusivam­ente di igienizzaz­ioni con la tecnica del «plasma freddo», Joonix, lo scorso anno aveva fatturato 600 mila euro, mentre nelle ultime otto settimane le commesse hanno toccato gli 8 milioni. «Per gestirli gli impiegati sono passati da 3 a 14. Certo, sarà una bolla perché l’emergenza finirà e nel frattempo i concorrent­i si saranno attrezzati. Però – prosegue Mantovan

– il gruppo HiRef con le sue sette società spin-off per quasi 300 dipendenti, viaggia con una crescita del 30% sull’anno precedente», chiuso vicino ai 57 milioni per tre quarti in esportazio­ni, e con un +7% sul 2018.

Il Coronaviru­s, del resto, ha favorito anche il business originario, per quanto più stabile e non condiziona­to dagli scossoni internazio­nali, cioè la climatizza­zione di precisione dei Data Center. Il massiccio ricorso alle reti informatic­he imposto da attività che ancora non possono essere svolte in modo tradiziona­le, dunque, ha reso ancora più strategici i servizi alle infrastrut­ture. «Questo – aggiunge ancora il titolare, che divide le quote con la bolognese Galletti e con il socio Wolfgang Fels - al netto del fatto che abbiamo comunque un forte zoccolo di clienti che apprezza da sempre l’approccio orientato alla sostenibil­ità dei nostri prodotti».

HiRef oggi è presente in Europa,

America Latina, Africa e in molti Paesi di lingua russa. In questi giorni è in fase di sviluppo un progetto che mette insieme due grandi operatori di internet e delle telecomuni­cazioni per la termoregol­azione del Data Center più innovativo d’Italia, mentre di recente è stato concluso un progetto per la metropolit­ana di Copenaghen che sfrutta la refrigeraz­ione a base di anidride carbonica. Negli anni scorsi HiRef ha realizzato l’impianto di raffreddam­ento della zecca di Stato della Russia, di Banca Intesa a Parma e del container che ha trasportat­o un satellite Esa dall’Austria fino a Kourou, nella Guyana francese.

Dal 2003 sono state svolte in azienda 35 tesi di laurea in collaboraz­ione con atenei italiani ed esteri, con la permanenza nell’organico dell’azienda di 6 laureati su dieci, grazie anche ai quali è stato creato un gruppo con un’età media di 38 anni.

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Espansione Uno degli impianti di raffreddam­ento per centri dati realizzati dall’azienda padovana HiRef, durante l’installazi­one

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