Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

«Voglio aprire, ogni mese pago 16 mila euro di affitto d’azienda» «Fermare tutto, ma anche le tasse»

Barbieri, artigiani, albergator­i: la spina nel fianco sono i canoni

- Gi. Co.

L’episodio successo a Venezia è stato raccontato ieri dal governator­e Luca Zaia durante l’incontro quotidiano: «Un episodio gravissimo, per la violenza ma anche perché tutti devono utilizzare la mascherina quando escono di casa». L’uomo picchiato sarebbe un residente del centro storico (anche se nato altrove), classe 1955, medicato in pronto soccorso all’ospedale civile per un sospetto trauma timpanico, in pratica una ferita all’orecchi dopo uno schiaffone pesante. Sarebbe andato direttamen­te a farsi medicare, senza denunciare quanto accaduto alle forze dell’ordine, almeno in un primo momento. E senza mascherina è stato sorpreso anche un «venetista» arrivato in stazione Santa Lucia e subito bloccato dalla Polfer: si tratta di Federico Scara, che intendeva unirsi alla manifestaz­ione veneziana di ieri mattina. Il «patriota» — come viene definito dai suoi compagni — sarebbe arrivato alla decima multa, sempre per la stessa colpa: muoversi senza alcun dispositiv­o di protezione individual­e.

VENEZIA «Il primo shampoo l’ho fatto a otto anni, nel negozio di papà. Ho fatto la doccia al cliente. Adesso ne ho 48 e non ho mai lasciato l’attività di barbiere, a San Lio. E’ la mia vita». Sul ponte di Rialto Irene Pitzalis non passa inosservat­a con in mano enormi forbici e pettini colorati da circo. La sua vita in quegli attrezzi. «Io sono pronta, ho comprato le visiere, i detergenti, i guanti, i clienti mi chiamano, chiedo solo di aprire».

C’è chi chiede di aprire e chi non vuole farlo fino al prossimo anno, chi dice meglio rischiare l’infezione che morire di fame e debiti, chi non crede ai morti e ai contagi. Tania, parrucchie­ra a San Marco: «Lo raccontano per rovinarci, finiscono per farla pagare alla gente questa crisi. Io voglio riaprire subito, senza mascherine, senza niente, ci diano una data certa e basta».

Avevano in comune solo la preoccupaz­ione e la rabbia i cinquecent­o che hanno sfilato ieri da San Marco a Rialto, veterani del lavoro imprendito­riale al loro primo corteo, insieme a neofiti di tutto. Parrucchie­ri, barbieri, artigiani, albergator­i, gestori di b&b, baristi, ristorator­i e dipendenti anche. Come Alice, 33 anni, la mascherina di cotone nera uguale alle amiche, come la maglia di una squadra. «Mi hanno assunta per lavorare il 21 febbraio, il 10 marzo il bar ha chiuso. No non ho figli, ma l’affitto di casa sì lo avevo da pagare».

Affitto, parola impronunci­abile senza scatenare fiumi di improperi. Quello di locali, bar, palazzine trasformat­e in hote l , bot te ghe o r ami d’azienda è la spina nel fianco di chi sfila, lo sanno tutti quali sono i prezzi a Venezia. «Io fino al prossimo anno, quando forse tornano i turisti, non lavorerò più — dice Paolo, 57 anni, artigiano di libri marmorizza­ti — ma l’affitto di 1700 euro lo pago tutto intero ogni mese. Aprire presto? Qua si deve chiudere tutto e congelare tutto: affitti, tasse, Iva. Non siamo Padova, siamo una città turistica». Antonella, 58 anni, gestisce un hotel di undici camere a San Marco dal 1993 e di affitto paga 7 mila euro al mese. «Aprire? Non ce la farò neanche a settembre. Ci vorrà un anno, posso resistere se congelano mutui, affitti, tasse. Quando ho chiesto alla banca di sospendere il mutuo di casa mi ha chiesto se ero davvero sicura di averne bisogno, ho urlato. L’affitto dei muri dell’hotel me lo hanno dimezzato, per ora, ma se il governo ci dà degli aiuti, se li prendono loro. I proprietar­i dicono che pagano 1200 euro di tasse, sono pronta a pagarle io, ma al posto dell’affitto però. Ho due dipendenti, a loro ci penso ogni giorno». Di dipendenti ne ha sei Biniamin Sabi, un ristorante in Strada Nuova e 16 mila euro al mese (più Iva aggiunge due volte) di affitto dell’azienda. «Chiedo solo di aprire, ho l’affitto, le bollette, i rifiuti, anche l’acqua da pagare anche se ero chiuso e sei persone bloccate a casa». Ma aprire per chi che i turisti non ci sono? «Intanto apro, poi il buon Dio manderà anche i clienti». (c.f.)

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Irene

Sono pronta, ho visiere, gel, mascherine, i clienti che chiamano: il negozio è la mia vita

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Antonella Riaprirò tra un anno, ma non posso pagare 7 mila euro al mese di affitto e le tasse, servono decisioni

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 ??  ?? Sul ponte I manifestan­ti appoggiati alla balaustra del ponte di Rialto. Niente distanza di sicurezza tra di loro (Foto Vision)
Sul ponte I manifestan­ti appoggiati alla balaustra del ponte di Rialto. Niente distanza di sicurezza tra di loro (Foto Vision)
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Il ritrovo tramite Fb e Whatsapp
Tra la proteste Il ritrovo tramite Fb e Whatsapp

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