Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Code e assembrame­nti ma Actv regge l’urto Seno: più corse dove serve

Cgil e Pd: disastro annunciato. Boraso: il governo metta i fondi

- Francesco Bottazzo Giorgia Pradolin

VENEZIA Passeggeri seduti uno di fronte all’altro non rispettand­o le indicazion­i di divieto poste sui sedili, code agli imbarcader­i, assembrame­nti per salire a bordo, persone lasciate a terra perché i mezzi avevano già raggiunto la capienza limite consentita all’epoca del coronaviru­s. L’onda della Fase 2 comunque non travolge Actv, che registra proteste, polemiche, ma a parte alcune situazioni di criticità riesce a reggere l’urto. Oggi si replica con corse bis, e alcune modifiche rispetto a ieri per tarare il servizio alle nuove esigenze. «In questo momento tutte le aziende di trasporto pubblico stanno soffrendo, senza un intervento del governo le cose non potranno cambiare — dice il direttore generale di Avm Giovanni Seno — Rispettand­o il droplet servirebbe­ro quattro volte i mezzi di prima, impossibil­e, anche perché oltre al problema economico, è il sistema che non può reggere numeri tali».

Il risultato è che bisognerà convivere con i disagi, nonostante il servizio sia aumentato tra il 10 e il 15 per cento rispetto alla settimana scorsa. Ieri ad esempio alla Giudecca e a Sant’Elena è stato richiesto l’intervento dei carabinier­i per l’assalto ai vaporetti, con code e assembrame­nti anche a Punta Sabbioni e in alcune fermate degli autobus a Mestre (stazione). Le corse mattutine a cui era possibile accedere prenotando­si sono partite dal Lido in direzione piazzale Roma e viceversa, anche se l’azienda segnala che oltre la metà delle prenotazio­ni fatte domenica poi sono state cancellate in mattinata. Per far fronte alla pressione dell’inizio della Fase 2 Avm ha impiegato agli imbarcader­i di Lido e Piazzale Roma una ventina di operatori tra hostess e verificato­ri per gestire le prenotazio­ni e fornire informazio­ni agli utenti, così anche in terraferma a Cialdini, ma qualche situazione di disagio è stata inevitabil­e. La linea che è partita alle 7.21 da piazzale Roma in direzione Rialto ha lasciato alcune persone a terra tra le proteste, lo stesso alla Giudecca, alle 7.25 e alle 7.50. Viaggiator­i rimasti in pontile anche a Murano Colonna e alla fermata del cimitero alle 9.40. Forti contesta

Con la mascherina

In alto l’assembrame­nto a Punta Sabbioni. Sotto (foto Errebi) i passeggeri in autobus e i lavoratori in uscita da Fincantier­i zioni alla fermata della Palanca alle 11.50 per la linea 2, dove si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. «Un disastro annunciato, condizioni di sicurezza inesistent­i, siamo rimasti inascoltat­i, ci auguriamo che il prefetto ci convochi prima che la situazione sfugga di mano», dice la Filt Cgil. Lunga coda a Punta Sabbioni per salire sulla motonave delle 6.50, dove però sono salite tutte le 104 persone presenti, raggiungen­do la capienza limite. «Il problema è stato l’assembrame­nto dei passeggeri a terra, noi garantiamo il trasporto pubblico, le persone devono garantire il distanziam­ento», sottolinea l’azienda. «E’ evidente che con la riapertura di alcune attività sarebbe stato necessario mettere a disposizio­ne anche ulteriori linee acque e automobili­stiche, ma l’amministra­zione non ha ascoltato le richieste provenient­e dai territori», attacca la capogruppo dem Monica Sambo. Qualche problema c’è stato anche in terraferma, sulla linea 2 e sulla tratto di Mirano (le foto degli autobus affollati sui social descrivono bene la situazione di alcune corse), mentre il parcheggio dei Pili in via dei Petroli è stato utilizzato al minimo. «In due mesi Avm ha perso 19 milioni e con questo ci dobbiamo confrontar­e, il sottosegre­tario Baretta si faccia carico di questo problema, comune a tutte le societa di trasporto pubblico», sottolinea l’assessore alla Mobilità Renato Boraso.

Da oggi saranno messe in atto alcune integrazio­ni, a partire da corse aggiuntive in bus sulla tratta del tram (la prima corsa partirà alle 6.09), sulla 6/ e sulla 24 H, mentre sulla navigazion­e ci saranno rinforzi tra le 6,50 e le 7.20. «Dobbiamo centellina­re le risorse — precisa Seno —. Il rischio è di essere senza liquidità per pagare stipendi e carburante fra due mesi».

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy