Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ripartono le fabbriche scanner a Fincantieri e Aprilia Fase 2, raddoppia il traffico
Comune, 150 dipendenti in più in sede: «Per i servizi»
VENEZIA Alcune serrande si alzano, nei parcheggi tornano le auto e nelle gallerie un po’ di clienti. L’avvio della Fase 2 è stata evidente fin dalle prime ore di ieri in tutta la città metropolitana. Secondo le prime stime elaborate dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, ieri hanno riaperto circa 30 mila imprese che si vanno ad aggiungere alle oltre 50 mila che già erano in attività nella settimana precedente (quelle ferme sono invece circa 17 mila). I dati sono provvisori e verranno approfonditi nei prossimi giorni durante i quali potremo sapere anche quanti dipendenti sono tornati a occupare il proprio posto di lavoro, al netto di ingressi contingentati e smart working.
A Ca’ Farsetti ieri sono stati circa 150 i dipendenti che sono rientrati parzialmente dallo smart working, aumentando le giornate di presenza nella proprio sede di lavoro (da 2 a 3). «Abbiamo potenziato alcuni servizi di anagrafe e stato civile per venire incontro alle persone che non sono in grado di usufruire del servizio on line e riaperto le biblioteche», precisa l’assessore al Personale Paolo Romor.
Tra i luoghi che sono tornati ad animarsi anche i centri commerciali. Dopo il Mondadori Bookstore e il negozio Original Marines, alla Nave de Vero ha riaperto al pubblico anche Mediaworld (dal lunedì al sabato dalle 10 alle 19). Ad Auchan luci accese a Original Marines, DentalPro, Lama Optical e Unieuro, dove la società raccomanda di organizzarsi per entrare da solo e recarsi in negozio solo se l’acquisto da effettuare è «urgente o di necessità » . Porte aperte per alcuni negozi anche al Valecenter di Marcon e alla Sme che ha riaperto anche i punti vendita di Marghera, San Donà di Piave e Portogruaro per tutti gli acquisti consentiti dal dpcm
Nel frattempo anche le grandi industrie si avvicinano lentamente a un’attività a pieno regime. Ieri è stato il nuovo primo giorno di lavoro per i 600 operai di Aprilia: sia i 300 dello stabilimento di Noale sia i 300 di Scorzè sono entrati, scaglionati, senza alcun intoppo. «Un ritorno in fabbrica accolto con soddisfazione dagli operai», spiega il segretario della Fim Cisl di Venezia Matteo Masiero. Prosegue positivamente anche il rientro in cantiere dei lavoratori diretti e indiretti di Fincantieri. Ieri hanno percorso il serpentone all’ingresso e varcato i cancelli dopo essere passati sotto al termoscanner circa 800 lavoratori degli appalti, andandosi così ad aggiungere ai circa altrettanti dipendenti diretti del colosso della cantieristica navale. Attualmente a Marghera sono tornate all’attività circa 1.500 persone, un terzo del totale. Uscivano a gruppi di tre, massimo quattro, alcuni ancora con l’elmetto blu o bianco in testa, tutti con la mascherina sul volto. Tanti in bicicletta, ancora più numerosi quelli in macchina. Eppure, poco più in là, tre autobus vuoti li aspettavano pazienti nel nuovo «capolinea riservato Fincantieri», come recitano i cartelli alzati sui pali provvisori. Ieri, al cambio turno delle 14, gli autobus arrivavano e ripartivano quasi vuoti: cinque persone al massimo, sia nelle corse di andata che in quelle di ritorno. Ma già ora i parcheggi interni sembravano al limite, tantissimi hanno dovuto lasciare l’auto nel perimetro esterno dello stabilimento.
Ma del resto anche i sensori del Comune hanno registrato un aumento sensibile del traffico, più che raddoppiato rispetto alla settimana scorsa, arrivato al 55 per cento rispetto all’epoca pre-coronavirus. Numeri confermati dalla «Mappa di mobilità» sviluppata da Enel X in collaborazione con Here Technologies: i dati mostrano che gli spostamenti all’interno del territorio provinciale sono aumentati del 29 per cento.
Elettrodomestici
Da ieri aperti anche Mediaworld, Unieuro e Sme in tutta la provincia di Venezia