Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il ricordo dell’ironico innamorato di Venezia
«Le immagini di Venezia viste dalla sua macchina fotografica esprimevano sempre un amore smisurato per la città», lo ricorda il sindaco Luigi Brugnaro. «Tutta la città ha perso un grande veneziano», sottolinea Matteo Secchi. Si è spento domenica sera Stefano «Steve» Soffiato, il fondatore di Venessia.com e promotore di iniziative cittadine a tutela della residenzialità. Aveva 60 anni e da circa tre gli era stato diagnosticato un male incurabile che non gli ha tolto la forza di combattere fino alla fine. Ha gestito per vent’anni un banco di souvenir in piazza San Marco e proprio da lì è partita la sua avventura nel raccontare la venezianità in molteplici forme: ha aperto il sito www.venessia.com nel 2000 che poi si è evoluto in associazione con numerose iniziative per strada e sui social. Aveva manifestato più volte contro lo sfruttamento turistico della città fino a rappresentare il «Funerale di Venezia» nel 2009, la protesta pacifica in barca a remi che aveva fatto il giro del mondo attraverso i media. Soffiato viene ricordato per l’ironia e l’inventiva, per la satira e l’attivismo a tutela di Venezia e dei veneziani. E’ stato autore di documenti video e fotomontaggi goliardici anche nei confronti della politica, come quelli di «Via il gabbiotto dal campanile». Matteo Secchi lo ricorda come un fratello: «Abbiamo perso il padre spirituale della nostra comunità. E’ la persona più buona e gentile che io abbia mai incontrato, le nostre vite non saranno più le stesse». Tra gli amici più vicini il fotografo veneziano Riccardo Roiter Rigoni: «Stefano era geniale, vulcanico ma soprattutto amante della vita. Sapeva cogliere la bellezza ovunque, sapeva divertire e far sorridere: mai in modo banale o scontato, ma sempre con l’originalità che lo contraddistingueva».