Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Aziende, 12 «punite» su mille controlli C’è un positivo ogni duemila abitanti

Sei decessi, solo 425 malati. Tra un mese numero unico per prenotare. Tribunale, tamponi negativi

- Alberto Zorzi

"Dal Ben Lo zero assoluto è difficile perché il virus circola, ma il nostro obiettivo è avvicinarc­i

VENEZIA «Lo zero assoluto forse non lo raggiunger­emo, perché il virus circola. Ma il nostro obiettivo è avvicinars­i il più possibile». Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’Usl 3 Serenissim­a, snocciola tutti i dati della sua azienda ed è ottimista. Sui circa 640 mila abitanti del territorio (cioè gli 850 mila della provincia di Venezia meno i 210 mila dell’Usl 4 del Veneto orientale), attualment­e i positivi al coronaviru­s sono appena 278, cioè lo 0,04 per cento: uno ogni 2300 abitanti. In provincia si sale a 425 positivi: 2615 sono stati i contagiati dall’inizio dell’epidemia, 1934 si sono negativizz­ati, 256 sono deceduti, sei in più di ieri. Un dato che addolora, ma che purtroppo è la coda della situazione critica di un mese fa. «Quello che noi guardiamo sono i dati dei positivi attuali e dei ricoverati, soprattutt­o nelle terapie intensive», dice Dal Ben. In provincia ci sono 91 ricoverati malati, di cui appena 6 in terapia intensiva (4 nell’Usl lagunare). Tanto che l’Usl 3 a breve smobiliter­à una decina di letti al Covid Hospital di Dolo, visto che per l’emergenza si era arrivati addirittur­a a 101 posti complessiv­i, usati al massimo per metà: saranno comunque tenuti pronti in caso di ritorno del virus.

La ripresa in ospedale «Questo è anche un segnale per Dolo, perché quei letti occupavano le sale operatorie - continua il dg, rispondend­o alla tante polemiche sul futuro del presidio trasformat­o in Covid Hospital - dalla prossima settimana tornerà la chirurgia dopo che già sono ripresi prelievi, radiologia e poliambula­torio». Tra lunedì e martedì – a una settimana dalla riapertura, seppur con il mantra «venite in ospedale solo con la prenotazio­ne» – le presenze nelle strutture sanitarie sono aumentate e in alcuni casi si è arrivati a livelli pre-Covid. Per esempio ci sono stati 733 e 746 prelievi nelle strutture ex Usl 12 di Venezia, che in media nel 2019 ne eseguivano 700 al giorno. In generale ieri i prelievi sono stati, in tutto il territorio dell’Usl 3, 1245 contro i 1515 medi 2019; la specialist­ica ambulatori­ale ha contato 4595 prestazion­i contro 6600; ci sono stati 116 ricoveri rispetto ai 212 di un anno fa; e infine 90 interventi operatori rispetto a 171. Infine, il pronto soccorso: gli accessi di lunedì sono stati 435 rispetto ai 696 medi.

Tamponi e anziani

Dal 4 maggio gli accessi al pronto soccorso sono stati 2868 negli ospedali della Serenissim­a. A 613 di loro, visti i sintomi di tosse o febbre, è stato fatto il tampone, ma solo 8 sono risultati positivi. L’Usl 3 continua la campagna a tappeto di test: finora sono stati eseguiti oltre 53 mila tamponi (circa 3 mila positivi, il 5,6 per cento) e 10 mila test rapidi, di cui 235 positivi. Questi ultimi sono poi stati sottoposti anche al tampone, che nella maggior parte dei casi però è negativo, dato che gli anticorpi si sviluppano tra i 15 e i 20 giorni dopo il contagio, che nei casi asintomati­ci è anche il periodo di guarigione. Per esempio i tre test positivi trovati nello screening di lunedì di Tribunale e Corte d’appello sono risultati tutti negativi al tampone. Calano nettamente anche i pazienti delle case di riposo positivi (dai 315 di un mese fa ai 44 di oggi, anche se purtroppo ci sono stati un’ottantina di decessi), così come gli operatori (da 137 a 30).

Personale e novità

Dal Ben ha anche dato i numeri del potenziame­nto sul fronte del personale. Sono state richieste alla Regione autorizza

"Marchì C’è stata una accettazio­ne positiva dei nostri consigli. C’è un’enorme voglia di ripartire

zioni per 234 assunzioni e ne sono già state effettuate 154, di cui 75 a tempo indetermin­ato; tra i 73 libero profession­isti ci sono anche 9 medici pensionati che sono tornati in servizio per affrontare l’emergenza. Un investimen­to di 4,6 milioni di euro. L’Usl 3 ha anche deciso di rinforzare il Cup telefonico, visto che ora quello «fisico» è limitatiss­imo, raddoppian­do le linee (da 69 a 136). «Nell’arco di un mese dovremmo arrivare anche a un numero unico, che spero sia breve», ha poi annunciato, superando l’attuale sistema per cui ogni ex Usl ne ha uno proprio.

Il piano Spisal

Dal Ben e il dirigente dello Spisal Teresio Marchì hanno infine dato i numeri di quasi due mesi di controlli alle aziende sul rispetto delle misure antiCovid, che sono molto positivi. Su 1075 aziende controllat­e (di cui 78 erano inattive), solo 12 sono state ritenute «inosservan­ti» e comunque si sono poi messe in regola, alcune addirittur­a auto-sospendend­osi: le categorie più delicate sono state le costruzion­i (5 casi) e la logistica (3), mentre i punti critici sono stati soprattutt­o il refettorio e i servizi igienici (in 5 casi) e le distanze (4). Ben 378 non avevano problemi, alle altre 607 sono stati dati dei suggerimen­ti. «L’approccio non è stato punitivo, ma di accompagna­mento per una maggiore sicurezza dei lavoratori», continua Dal Ben. « C’è stata un’accettazio­ne molto positiva dei nostri consigli da parte degli imprendito­ri - conclude Marchì - C’è un’enorme voglia di ripartire e sono molto motivati».

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