Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Esami, corsa contro il tempo «Terza media a rischio caos» Maturità, incognita spazi

Prova per 13 mila. Il Comune pronto a riaprire gli asili

- M. Ri.

VENEZIA Circa 7 mila ragazzi alla prova dell’esame. «Sarà una delirante corsa contro il tempo e non ho idea di come le scuole riuscirann­o a completare gli esami in tempo: spero che il ministero riveda totalmente la bozza che circola in questi giorni». Luigi Zennaro, presidente Anp (associazio­ne nazionale presidi) della provincia di Venezia, non lesina le critiche alla bozza del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina che regola le modalità dell’esame di terza media che coinvolger­à circa 7 mila studenti nella città metropolit­ana. La bozza, che dovrebbe tramutarsi in ordinanza lunedì, rischiereb­be di creare il caos. «Si chiede alle scuole di completare gli esami di terza media entro la fine dell’anno scolastico, il 6 giugno quindi

— spiega Zennaro, che è anche preside dell’Ic Gramsci di Camponogar­a — ma i tempi sono strettissi­mi perché bisogna convocare i consigli di classe, assegnare un tema per l’elaborato ad ogni alunno, attendere la consegna, correggerl­o, e poi fare l’esame orale (in videoconfe­renza) nel quale ogni studente discuterà il suo lavoro». Zennaro ha già convocato per il suo istituto i consigli di classe nonostante il provvedime­nto non sia ufficiale. «Se una scuola aspetta che esca l’ordinanza non riuscirà a completare gli esami in tempo — precisa — Mi auguro concedano più tempo, così sarà un’impresa riuscire a fare tutto».

Se per gli esami di terza media il Ministero ha deciso di optare per una verifica in videoconfe­renza — ogni alunno discuterà l’elaborato scelto dalla commission­e — per la maturità è previsto l’esame in presenza. Ma con modalità diverse rispetto al passato. Ogni studente (sono oltre 6 mila in provincia) sarà chiamato a un colloquio di un’ora nel quale sosterrà l’esame partendo dalla discussion­e di un elaborato incentrato su una delle materie d’indirizzo. Una modalità per sopperire all’impossibil­ità di sostenere la classica seconda prova in classe. La maturità inizierà il 17 giugno e gli studenti che non raggiunger­anno 60 punti saranno bocciati. Ma anche in questo caso sarà una corsa contro il tempo, soprattutt­o per organizzar­e le modalità del colloquio durante il quale dovrà essere garantito il distanziam­ento sociale. «Le direttive sono confusiona­rie — spiega Mariano Maretto, Cisl — nella bozza non c’è scritto nulla sulla sicurezza. Consideran­do che ogni Commission­e è composta da 7 commissari e che ogni istituto ne avrà da cinque a dieci, non so come si riuscirà a garantire il distanziam­ento. Molte scuole non hanno un numero di aule sufficient­emente spaziose».

Intanto però potrebbero aprire nelle prossime settimane gli asili nido, le scuole dell’infanzia e gli spazi cuccioli del Comune. Ieri i Servizi educativi hanno mandato una lettera ai genitori per chiedere se vogliono far rientrare i loro bimbi a giugno (le adesioni devono pervenire entro il 16 maggio). Tutto però dipenderà dalle disposizio­ni del governo. «Ovviamente — spiega l’assessore alle Politiche educative Paolo Romor — ci adegueremo a tutte le regole che, saranno dettate per contrastar­e il contagio».

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