Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Muore di Covid venti giorni dopo il cugino
Adividerli c’era il lungo canale della frazione di Ca’ Fornera a Jesolo: Giuseppe abitava su una sponda, Ercisio sull’altra, ma a poche centinaia di metri di distanza. Ad unirli, oltre al fatto di essere cugini, c’è stato purtroppo il «maledetto» coronavirus, che nel giro di una ventina di giorni se li è portati via tutti e due. Ieri all’ospedale di Jesolo è morto Ercisio Rodighiero
( foto a sinistra), 88 anni, mentre il cugino Giuseppe, di 91, era morto lo scorso 22 aprile. Entrambi erano stati agricoltori. Ercisio, vedovo della moglie Emma Bincoletto, abitava in una grande casa di campagna rossa, dove amava ancora seguire l’orto. Apparteneva alla grande famiglia dei Rodighiero, storicamente residente nella frazione di Ca’ Fornera. «Ercisio era una persona aperta, di cuore, un tesoro di uomo - racconta don Mario, parroco della chiesa di San Giuseppe - In paese tutti lo conoscevano e la notizia della sua scomparsa ha addolorato molto la nostra piccola comunità». Rodighiero lascia due figli, Simone e Manuela, due fratelli e una sorella.
Ieri sono state sei le nuove vittime del virus: due a testa nei Covid Hospital di Jesolo e Dolo, uno a Villa Salus e uno all’ospedale di Noale, dove una decina di giorni fa è esploso un focolaio nel reparto di Lungodegenza, che ha portato finora a quattro deceduti. Di quattro non sono note le generalità. A Villa Salus si è spenta l’84enne mestrina Luisa Pirocco
( foto a destra): lascia una figlia. Prima del ricovero, la donna – vedova Costantini – era ospite della Residenza Venezia di Marghera, da settimane sotto accusa per la gestione dell’epidemia. Da inizio epidemia ci sono stati oltre 80 ospiti contagiati e una ventina di decessi. Quattro famiglie hanno già depositato un esposto in Procura per capire se tutte le misure di sicurezza siano state attuate. (a. r. t. – m. ri.)