Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Braccialetti traccia contatti e orologi salva distanza
Misurano distanze e temperatura del corpo
VENEZIA C’è l’idea della start-up trevigiana e il test della concessionaria autostradale Cav: sistemi che tracciano i contatti e sistemi salva-distanza.
ORSAGO (TREVISO) In cantiere come in fabbrica, al museo come in spiaggia, al centro commerciale ed a scuola: se si supera la distanza di sicurezza di un metro e mezzo si mette a suonare, vibrare o s’illumina. È un braccialetto colorato pensato per aiutare chi condivide gli stessi spazi per lavoro o svago, a rispettare il distanziamento sociale e le norme anticontagio da Covid-19. A produrlo è la Teamax, giovane startup di Orsago, nel Trevigiano, che, in collaborazione con un’azienda cinese, ha ideato il bracciale Mio e lo sta commercializzando. Un’idea nata da un elmetto intelligente: «Ci occupiamo di IoT (Internet of Things) e produciamo software in grado di dare una vita digitale alle cose - spiega Max Ferracin, titolare della Teamax -. Lavoriamo in particolare col settore della cantieristica, che ci ha già portato a produrre elmetti, cinghie di protezione e scarpe antinfortunistica in grado di mandare un segnale d’allarme quando l’operatore non li indossa. Così quando, come tutti, ci siamo trovati a confrontarci con i problemi legati alla pandemia da Coronavirus è proprio da quei dispositivi che è nata l’idea del braccialetto che, con discrezione, ti avvisa quando superi le distanze previste dalle norme anticontagio».
Mio funziona con sensori Bluetooth e attraverso le onde è in grado di avvertire quando un altro dispositivo si trova nell’area di sicurezza di chi lo indossa. Il bracciale è prodotto in Cina, a Orsago nascono i contenuti digitali. E la Teamax non si è fermata al solo segnale d’allarme. Il dispositivo è infatti collegato all’applicazione «Check-In Check-out» che consente anche di salvare i dati degli spostamenti, per monitorare i comportamenti e verificare se ci siano state possibilità di contagio durante il lavoro. Una volta affinata l’idea, Ferracin e i suoi collaboratori hanno capito che Mio può essere una soluzione pratica e sicura non solo in cantiere o in altri luoghi di lavoro: «Abbiamo pensato alle altre situazioni che richiedono la presenza di molte persone - conclude -. Ad esempio una fiera, un museo o anche la spiaggia. Luoghi che, con un’emergenza sanitaria non ancora finita, possono diventare rischiosi. Perché allora non dotare i visitatori di un museo, piuttosto che di un padiglione fieristico, insieme al biglietto, anche di un braccialetto Mio? Per aiutarli a mantenere le distanze evitando
assembramenti e allo stesso tempo agevolare chi deve far rispettare il distanziamento e garantire la sicurezza».
Un sistema simile a quello già in fase di sperimentazione, da 8 giorni, alla Cav, la concessionaria autostradale del Veneto. Cento dipendenti volontari fra tecnici, impiegati e dirigenti, infatti, stanno indossando uno smartwatch Samsung equipaggiato con un’applicazione in grado di monitorare non solo le distanze tenute fra di loro, ma di misurare continuativamente la temperatura corporea, segnalando eventuali anomalie. «Il dispositivo - spiega la Samsung - fornirà due tipologie differenti di segnalazioni: la prossimità di un altro apparato per almeno 20 secondi ad una distanza inferiore a quella di sicurezza, e la presenza contemporanea di più di 5 persone. Nel caso in cui una delle condizioni si fosse verificata, lo smartwatch emetterà un’apposita segnalazione per avvisare l’utente». Ma l’apparecchiatura dispone anche di un’altra funzione importante: il controllo automatico, come accennato, della temperatura corporea. «Ad intervalli regolari - puntualizza la multinazionale - l’app dialogherà con un termometro digitale tramite
Bluetooth per ottenere la misurazione della temperatura. Tale valore sarà confrontato con la soglia 37,5 gradi centigradi. Nel caso in cui risultasse maggiore, verrà generata un’ulteriore segnalazione per avvisare la persona». I dati saranno riversati in una piattaforma specifica, in grado di accertare - in sostanza - chi ha incontrato chi e quando. Un’informazione determinante, qualora qualcuno dei dipendenti sia dichiarato infetto dal virus. Permettendo di isolare tempestivamente eventuali focolai.
"Ferracin Abbiamo pensato alle tante situazioni con la presenza di molte persone, come fiere, musei o spiagge
"Samsung A intervalli regolari l’app dialogherà con un sensore che accerterà l’eventuale presenza di febbre