Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Ogni contagio tre guariti «Ma attenti» Noale, scontro sull’ospedale

-

Per ogni nuovo contagiato ci sono tre persone che guariscono. E’ il rapporto che fotografa l’andamento dell’epidemia nell’ultima settimana, durante la quale sono stati registrati 20 nuovi casi di contagio e 63 guarigioni. Il trend è confermato anche dal bollettino diffuso ieri dalla Regione. Nel Veneziano, infatti, si sono registrati solo tre nuovi casi e gli attualment­e positivi sono scesi a 206, cinque in meno del giorno prima. Il numero dei ricoverati cala invece di un’unità: sono 47 dei quali 4 in terapia intensiva. Negli ospedali non c’è poi stato nessun decesso, anche se Azienda Zero ha registrato una morte extra-ospedalier­a che accresce la lunga scia di croci disseminat­e dal virus: 282 da inizio epidemia. Anche per questo, l’Usl 3 non smette di predicare prudenza: «Coesistono in questo momento due segnali importanti — sottolinea il dg dell’Usl 3 Giuseppe Dal Ben — da una parte il calo dei contagi, dall’altra l’opportunit­à che ci si ripresenta per la ripresa graduale delle attività. In questa fase è fondamenta­le la responsabi­lità di tutti: chi assume atteggiame­nti irrispetto­si può portare l’intera comunità a farsi del male e non deve succedere». Il messaggio è chiaro: rispettare le regole per evitare une recrudesce­nza dell’epidemia che farebbe ripiombare nell’incubo gli ospedali che si stanno riorganizz­ando per una ripresa delle normali attività. Sulla rete ospedalier­a non mancano però le polemiche «Bocciare la nostra mozione sulla riqualific­azione urbanistic­a dell’ex ospedale di Noale è incomprens­ibile», denuncia il consiglier­e regionale Pd Bruno Pigozzo commentand­o il no alla mozione di cui era primo firmatario. «L’atto è stato presentato lo scorso settembre ma è diventato attuale in una fase dove abbiamo visto riutilizza­re spazi ospedalier­i per far fronte all’emergenza — spiega — . Dobbiamo dare un destino a quell’area, di proprietà della Regione, da troppi anni lasciata al degrado e che continua a rappresent­are un costo». Nel frattempo, a Venezia proseguono gli esami sierologic­i sui lavoratori dei servizi essenziali. Ieri sono stati sottoposti al test, a forte Marghera, diversi dipendenti comunali. «Ci sono stati problemi con l’organizzaz­ione dei tempi – attacca Gian Piero Bulla, Rsu – e si sono verificati pericolosi assembrame­nti». (m. ri.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy