Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Zaia: «Impossibil­e fare il test a 70 milioni di turisti». Gli hotel lo pagano al personale

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VENEZIA Non è nemmeno ipotizzabi­le offrire test sierologic­i a tutti i turisti ospiti degli alberghi del Veneto, come accadrà in Alto Adige. La giunta regionale ha detto no. «Un conto è fare il test a qualche migliaio di visitatori, un altro è predisporl­o per i 70 milioni di presenze che il Veneto attira ogni anno — spiega il governator­e Luca Zaia — è impossibil­e, dal punto di vista pratico e logistico. Per il personale invece stiamo valutando la proposta presentata dalla categoria, ma con una serie di perplessit­à, perché se arriva qualcuno che se ne intende, chiede quando è stato eseguito il test e noi magari gli rispondiam­o un mese fa, può dire: bene, non serve a niente. Ed è così, il test è un’istantanea che delinea l’attuale stato del soggetto, il quale può però infettarsi un attimo dopo». In compenso, è allo studio un piano per diventare «Regione Covid free» che prevede diverse misure, dal tracciare i contatti a potenziare la biosorvegl­ianza.

Ma gli albergator­i non cedono. «Ci pagheremo noi il test per il personale che rientra dopo la chiusura degli hotel e per i neoassunti — annuncia Marco Michielli, presidente di Federalber­ghi e Confturism­o —. L’esame sarà effettuato una volta al mese: a giugno, luglio e agosto e intendiamo estendere l’idea ai pubblici esercizi e ai negozi, che speriamo aderiscano. E’ giusto offrire una sicurezza in più ai turisti, che però non possiamo obbligare ad affrontare la medesima analisi. Anche perché se in un albergo 20 fanno il test e 60 no, non serve a nulla». Intanto però la prevenzion­e è servita a individuar­e un dipendente di un chiosco, in una località balneare, positivo al Covid19: immediato l’intervento dell’Usl Veneto Orientale, che l’ha sottoposto a tampone, anch’esso positivo.

Infine Bibione Thermae offre la possibilit­à ai cittadini di sottoporsi a pagamento al test rapido: basta prenotarsi allo 0431 441111. Dopo quasi tre mesi di inattività, Bibione Thermae riaprirà le porte il primo giugno con l’area riabilitat­iva e fisioterap­ica. Il 7 giugno riprendera­nno invece le cure termali convenzion­ate con il Sistema sanitario nazionale.

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