Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Svastiche e ingiurie, minacce a Bettin e a Marghera
L’ultimo libro del sociologo bruciato e lasciato in municipio. Il prefetto: attacco a chi si batte contro le mafie
MESTRE Una copia del suo libro «Cracking» in parte bruciata, una croce sotto il nome del sociologo, scrittore e presidente della Municipalità Gianfranco Bettin. La copertina e le pagine lordate da svastiche e accuse sgrammaticate all’intera popolazione: «Marghera drogati là é assassini » ; « Ordine + Pulizia » ; «Drogati e veleni fumi neri». Le scritte in stampatello con pennarello nero a punta grossa e grafia incerta, vagamente angolata come nelle iscrizioni dell’epoca fascista.
Lunedì sul davanzale della finestra dell’aula consiliare della Municipalità di Marghera le addette all’igiene hanno trovato un relitto di libro, l’ultimo lavoro editoriale di Bettin, con alcune pagine bruciate e scritte minacciose. La finestra affaccia sull’ingresso principale alle spalle di piazza Municipio è protetta da grate, il battente è spesso appena socchiuso per far arieggiare il locale: appoggiare qualcosa sul davanzale è un attimo.
Bettin ha avvertito il sindaco Brugnaro e allertato la Polizia Municipale, che ha avviato l’indagine. Impronte, fibre, residui di cellule. E la polizia di Stato sta visionando le telecamere. «Una cosa disgustosa per l’odio, l’oltraggio che esprime nei confronti dell’intera comunità di Marghera - scuote la testa Bettin – Come se l’incendio alla 3VSigma avesse scatenato la ripulsa di leoni da tastiera che hanno deciso di passare dalle scritte minacciose ai fatti». Il comandante della Polizia locale Marco Agostini sgombra il campo dall’idea di una «bravata»: «Siamo di fronte a un chiaro atto di intimidazione», scandisce. Uno o più hater da tastiera che decidono di passare dai post ai tweet ai fatti.
Non ci sono gruppi neonazi conosciuti sul territorio sui quali indagare. «C’è però in Italia una tendenza neonazi che ogni giorno minaccia giornalisti, ebrei, politici, attivisti, cittadini. Si potrebbe pensare a qualche testa isolata che si innesta in questa tendenza. Marghera sopporterà, con la solita forza, pure questo oltraggio, e reagirà. E anch’io», dice Bettin. Solidarietà è stata espressa dall’arco della sinistra e dal prefetto di Venezia: «Un gesto di intolleranza che deve far pensare - dice Vittorio Zappalorto - nei confronti di uno studioso che si è sempre battuto per difendere i diritti dei cittadini, dell’ambiente, e contro tutti i tipi di corruzione e di mafie. Una cosa preoccupante. Esprimo la mia indignazione e la mia solidarietà a Bettin, persona che stimo». L’altro attestato istituzionale è arrivato dal consiglio di Municipalità di Venezia che «invita a non abbassare la guardia di fronte a queste manifestazioni che richiamano un terribile passato». Parole di sdegno sono arrivate da Articolo Uno: «Intollerabile e inquietante perché mescola nel torbido di un sottofondo di intolleranza e oltranzismo che periodicamente rialza la testa con atti vili come questo
– osservano i segretari regionale Gabriele Scaramuzza e metropolitano Gianluca Trabucco - siamo sicuri che verranno svolte tutte le attività necessarie per individuare i responsabili». «Condanniamo
Il presidente
Bettin: «Disgustoso l’oltraggio a tutta la comunità». Solidarietà dei partiti
senza se e senza ma questa vicenda insopportabile – dicono le Sardine per Venezia Metropolitana - E offriamo a Bettin e a tutta la comunità di Marghera la nostra piena solidarietà e vicinanza, incoraggiando a reagire con coraggio contro questo gesto d’odio». ( mo.zi.- gi.co.)