Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Altri 2 morti Scontro sulle scuole comunali

- Matteo Riberto

Se la giornata di ieri segna uno zero sul fronte contagi, le due morti registrate all’ospedale di Dolo rimarcano la violenza di un’epidemia che nel Veneziano ha ucciso 284 persone. Il numero dei ricove-rati ieri è sceso a 39 (9 in meno del giorno prima) dei quali due in terapia intensiva. Calano anche gli attualment­e positi-vi: sono 187 (-5). E i segnali incoraggia­nti riguardano sia l’Usl 3 che l’Usl 4 dove, nello specifico, negli ultimi 4 giorni si è riscontrat­o un solo caso di positività. Le due morti di ieri ricordano però la violenza di un virus che si è accanito soprattutt­o con gli anziani delle case di riposo. Tra le strutture più colpite c’è la Residenza Venezia di Marghera che ha avuto oltre 80 ospiti contagia-ti e almeno una ventina di decessi. Alcuni familiari – c’è chi ha già fatto esposti in procura – si ritroveran­no domani alle 17.15 davanti alla struttura per depositare delle rose in ricordo delle vittime del Covid e per denunciare le presunte falle nella gestione sanitaria. L’emergenza ha toccato anche i bambini costretti a stare a casa per la chiusura di nidi e scuole dell’infanzia. Il Comune ha però annunciato di aver sanificato e di essere pronto ad aprire mercoledì i 27 nidi e le 18 scuole dell’in-fanzia comunali. «Manca solo l’annunciato via libera del governo» spiega l’assessore alle politiche educative Paolo Romor. «Ai primi di marzo le strutture sono state pulite e igienizzat­e ma la sanificazi­one è un’altra cosa — attacca Mario Ragno della Uil — i plessi non sono pronti ad accogliere i bambini anche perché al momento sono state fatte solo delle plani-metrie per la divisione degli spazi». A breve partiranno invece – la data precisa la scelgono i singoli gestori —i centri estivi: c’è l’ok del governo. Il Comune ha infatti chiuso il bando per assegnare le sedi scolastich­e ad associa-zioni e coop che li gestiscono. «La prossima settimana avremo il quadro completo – precisa Romor – abbiamo anche avviato un colloquio con i Grest parrocchia­li per capire come si possa collabo-rare». Ma come faranno a coesistere centri estivi e scuole dell’infanzia comunali, se riaprisser­o? «Come tutti gli anni, abbiamo spazi in abbondanza», dice Romor.

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