Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Actv, il servizio aumenterà in due fasi Strisce blu: dopo 90 minuti si pagherà
Domani si parte. Cgil: linee esterne e navette ferroviarie. Città metropolitane, riunione sui fondi con Conte
VENEZIA Da domani ci saranno le prime modifiche, con l’aumento dei vaporetti. Di fatto una stabilizzazione delle corse aggiuntive che nelle ultime settimane venivano introdotte all’occorrenza. Per ora rientreranno due corse orarie lungo il percorso delle linee 5.1 e 5.2, tre all’ora per la 1/, così come per la 2/ con fermate a Ca’ d’Oro e San Marcuola. Al Lido entrerà in vigore il servizio estivo per la rete automobilistica con alcune modifiche di percorso delle linea A e la riattivazione delle linee CO e CA. «Sarà un primo step in attesa dell’accordo con i sindacati che porterà tutti i dipendenti di Actv di nuovo al lavoro», dice l’assessore al Bilancio e alle Società Michele Zuin. Anche perché il pomeriggio di ieri non è bastato a trovare la quadra di un’intesa che renderà il lavoro di autisti, marinai e capitani più flessibile, considerando che quest’anno l’azienda non farà ricorso agli stagionali. I conti infatti continuano a piangere: la perdita stimata a fine anno sarà di 39 milioni, la massima consentita per la certificazione dei bilanci. Tutto questo nonostante manchino all’appello 90 milioni dalla vendita di biglietti (la prima stima era di 108).
La società infatti da una parte risparmierà 23 milioni sulle spese del personale (ferie, stagionali e cassa integrazione), dall’altra potrà contare sui 15 milioni che arriveranno dal governo, sui tre ai quali rinuncerà Ca’ Farsetti sui ticket (manovra Zappalorto) e potrà liberare fondi accantonati per altri nove. «Il Comune c’è — spiega Zuin — adesso troveremo assieme gli strumenti migliori per rendere i servizi regolari. Se non avessimo ridotto la produzione nei mesi scorsi non saremmo riusciti a salvare l’azienda e i posti di lavoro » . La Cgil, soddisfatta «del passo indietro dell’amministrazione e dell’azienda» chiede però uno sforzo ulteriore per riprogrammare i servizi nella loro globalità. «Serve una riorganizzazione complessiva che preveda l’integrazione dei mezzi su acqua, gomma e rotaia. L’emergenza coronavirus ci permette di ripensare il servizio», dice il segretario generale di Venezia Ugo Agiollo. «Pensiamo ad esempio a spostare il traffico sulle direttrici esterne attraverso motonavi da San Basilio e Tronchetto, dando così la possibilità di rinforzare altre linee a partire da quelle per l’ospedale — aggiunge il segretario dalla Filt Valter Novembrini — Ma anche mezzi grandi da Burano e Murano fino all’area Solesin, spostando i lancioni al PalaExpo e a San Giuliano. In terraferma invece navette ferroviarie ogni cinque/dieci minuti dalla stazione».
Alcuni fondi potrebbero arrivare dal governo dopo la promessa di ieri del premier Giuseppe Conte, durante l’incontro con i sindaci delle Città
"Brugnaro Periodo di difficoltà economica e tenuta sociale. Adesso le promesse diventino atti concreti
metropolitane, di stanziare 3 miliardi per gli anti locali, anche a favore del trasporto pubblico. «Aiuteranno sindaci che dall’inizio dell’emergenza sanitaria si sono trovati ad affrontare un periodo di reale difficoltà economica, ma soprattutto di tenuta sociale — sottolinea Luigi Brugnaro — Ora aspettiamo che l’impegno preso dal presidente, che ringrazio, trovi presto concretezza in puntuali provvedimenti normativi».
Intanto il rientro dell’emergenza Covid lo si vede dai flussi di traffico e dai parcheggi in centro introvabili a tutte le ore del giorno. Per questo la giunta ha deciso di intervenire sulle strisce blu gratuite. Dal 3 giugno (e fino al 3 luglio) la sosta continuerà ad restare libera, ma solo per i primi 90 minuti, successivamente torneranno attive le tariffe di sempre: 1,2 euro in centro e ottanta centesimi nelle aree più periferiche. «Attenzione però, bisognerà sempre fare il tagliando, andando a digitare sulla colonnina il numero di stallo corrispondente, un po’ come avviene nel park veloce di piazzale Roma — sottolinea l’assessore alla Mobilità Renato Boraso — Con questo provvedimento aiutiamo i commercianti continuando a dare la possibilità di parcheggiare senza grossi costi in centro, dall’altro veniamo incontro ai residenti che potranno usare il loro abbonamento favorendo la rotazione della sosta». Proprio su questo punto la capogruppo pd Monica Sambo chiede alla giunta di poter far slittare la scadenza dell’abbonamento dei due mesi di lockdown in cui i parcheggi sono rimasti gratuiti.