Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Actv, fatto l’accordo: subito più corse
I lavoratori devono volontariamente rinunciare alle ferie estive. «Ora tocca a Regione e governo»
VENEZIA «I lavoratori si sono sacrificati per garantire il servizio ai cittadini, adesso anche Regione e governo facciano la loro parte», dicono i sindacati. «Si apre una nuova fase per il Gruppo Avm che può guardare con fiducia al futuro a garanzia della città e tornare così a ripristinare i servizi necessari al funzionamento del territorio e del suo tessuto socio-economico», interviene il direttore generale di Avm Giovanni Seno. Sono serviti due giorni interi, ma alla fine venerdì in tarda serata, è stato raggiunto l’accordo tra azienda, Comune e parti sociali per il servizio nel biennio 2020/21 dopo lo tsunami coronavirus che ha messo a rischio i conti dell’azienda e l’occupazione. Flessibilità la parola d’ordine che ha permesso di riorganizzare il trasporto pubblico in assenza degli stagionali. Anche perché già da ieri il servizi osta gradualmente tornando agli standard quasi abituali con la reintroduzione dell’orario invernale, dopo il freno del lockdown, integrato per rispondere alle esigenze estive. Le modifiche maggiori sono soprattutto in centro storico, che si completeranno l’8 giugno, dando il tempo ad Actv di predisporre i nuovi turni, raccogliendo le disponibilità dei lavoratori.
L’accordo raggiunto infatti si basa sulla volontarietà dei dipendenti ad esempio di rinunciare in parte o totalmente alle ferie estive per spalmarle nei mesi invernali. Nessuna costrizione ma sia i sindacati che l’azienda sono convinti che qualche decina di lavoratori disponibili a farlo ci siano, poi il resto sarà completato dalla diminuzione di permessi e congedi. L’intesa prevede inoltre il congelamento della graduatoria degli stagionali che così potranno essere assunti in tempi migliori e la conferma del centinaio di contratti a tempo determinatoi che scadono a fine anno. «Un buon compromesso nell’ottica di salvaguardare la societa e i posti di lavoro garantendo allo stesso tempo la continuità del servizio all’altezza delle esigenze della città — commenta Mario De Terlizzi, segretario della Fit Cisl Veneto — Adesso però serve il contributo del governo e della Regione, perché da sola l’azienda non ce la fa». «Deve essere riconosciuta la specificità di Venezia con l’incremento delle risorse in assenza del contributo dei turisti», aggiunge Valter Novembrini della Filt Cgil. L’intesa consentirà ai singoli settori (automobilistico, navigazione, biglietterie e mobilità privata) di rimodulare il servizio secondo le esigenze specifiche di singole aree territoriali, fasce orarie, giornate, eventi eccezionali. Per questo è stata istituita un«cabina di regia» tra azienda e sindacati, finalizzata a monitorare l’andamento dei conti e l’efficacia degli strumenti previsti rispetto all’ordinaria gestione e il corretto bilanciamento tra la volontarietà e l’obbligatorietà della flessibilità. «In questi cinque anni abbiamo messo in sicurezza i conti del Comune e oggi possiamo affrontare con maggiore serenità le emergenze — dice l’assessore al Bilancio Michele Zuin — Senza guardare al facile consenso di breve periodo e senza aiuti dall’esterno, abbiamo preferito lavorare in silenzio per mettere in sicurezza l’azienda e i posti di lavoro, chiedendo ai cittadini di avere pazienza».
Da domani intanto vengono ripristinati gli orari del tram e della linea 4L (con sei corse l’ora durante tutto il giorno) e introdotte alcune modifiche al servizio extraurbano. La linea 2 ritorna a cinque corse, la 3, 9, 10 e 43 a due, la 6 e 6L passano a tre, 24 e 24H il servizio viene ripristinato in tutte le sue corse così come per le i notturne N 1 e N 2. Nuove corse per 58 E, 58 RE ,60 E ,67 RE ,81 E ,82 E.