Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Volata salvezza, Dionisi carica il Venezia «Ritrovare subito l’identità di squadra»
Terza tornata di tamponi poi allenamenti collettivi. L’allenatore: «Condizione media sufficiente»
Alessio Dionisi, quando riprenderanno gli allenamenti collettivi del Venezia?
«Mi auguro questa settimana. Abbiamo già svolto due tornate di tamponi e test sierologici. Ce ne dovrebbe essere una terza giovedì e poi dovremmo esserci».
Qual è la condizione del gruppo?
«Pian pianino la condizione sta crescendo, partite e amichevoli non ci saranno. Speriamo che i ritmi non siano così alti».
È preoccupato per i possibili infortuni?
«Osservando la Bundesliga si vede che i giocatori stanno subendo alcuni infortuni. Non possiamo che cercare di prevenire questo tipo di situazioni».
È soddisfatto delle risposte che le hanno dato i giocatori?
«Il sogno sarebbe avere tutti disponibili, ma risentimenti e affaticamenti sono sempre dietro l’angolo. La condizione media è sufficiente, considerando il periodo c’è qualcuno che è sopra e qualcuno che è sotto».
Felicioli possiamo considerarlo disponibile?
«Felicioli non è recuperato, risente della sua situazione particolare. Ha avuto un problema importante e molto grave alla caviglia. Ad oggi si sta allenando, ma non è vicino al giocatore che abbiamo visto prima dell’infortunio».
È contento che si torni a giocare?
«Sono molto contento che si torni a giocare. La modalità è magari discutibile ma era l’unico modo per poter finire i campionati. Vivremo le partite a porte chiuse e non sarà una situazione di normalità. Una sosta così lunga non è una sosta invernale».
Come valuta il calendario da qui alla fine?
«Abbiamo un percorso di dieci partite. Sarà un percorso anomalo. La Bundesliga che si vede non è la solita Bundesliga. Sono convinto che possiamo esprimerci per quello che siamo. Ho molta fiducia nei ragazzi».
Qual è la maggiore incognita lungo il percorso e quale il punto di forza da cui ripartire?
«L’identità di squadra sarà difficile riaverla subito come per magia. Se la ritroviamo potrà essere il nostro marchio di fabbrica. Ho molta fiducia nei ragazzi. La difficoltà sarà il conto alla rovescia, si penserà tanto a quante partite mancheranno ed è questa l’incognita maggiore».
L’obiettivo non può che essere la salvezza diretta...
«Probabilmente andando verso la fine del campionato si penserà tanto agli obiettivi. Siamo quintultimi in attesa di Ascoli - Cremonese. Se ci credono Cosenza, Trapani e Livorno, figuriamoci se non ci crediamo noi».
Si riprenderà con Pordenone-Venezia. Quali le incognite maggiori?
«Il Pordenone ha avuto un rendimento molto alto a prescindere. Qualsiasi squadra affrontassimo all’esordio sarà come una prima di campionato. È un’incognita sia per noi che per loro. All’andata abbiamo perso in modo incredibile. Per 60 minuti avevamo fatto molto bene, ma le partite durano novanta minuti».
Quali sono gli ingredienti della ripartenza?
«Motivazione condizione fisica e identità. Saranno questi i meccanismi fondamentali, non deve venire meno nessuna delle tre».
I tanti contratti in scadenza la preoccupano?
«So che non è facile, ma vorrei che il prima possibile vengano messe a posto certe situazioni legate ai contratti in scadenza. Non so ancora però come verranno gestite».